Bottalico: sottovalutata la priorità della lotta alla povertà, va introdotto il reddito di inclusione sociale. (
http://www.acli.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=9361:legge-di-stabilita-sgravi-fiscali-annullati-dai-tagli-al-welfare&Itemid=674#.VEn2GRbue2s)
“Una manovra a somma zero, gli sgravi fiscali saranno annullati dai tagli ai servizi pubblici locali”. Questo il commento di Gianni Bottalico, presidente nazionale delle Acli, alla legge di Stabilità presentata ieri, 15 ottobre 2014, dal Governo.
“Due sono i limiti evidenti – secondo Bottalico – di questa legge di Stabilità: non segna una svolta, una presa di distanza dalle politiche di austerità che soffocano l'economia, e molti dei suoi aspetti positivi in termini di sgravi fiscali per il lavoro, per le famiglie con figli e le imprese, rischiano di essere annullati dall'effetto dei tagli al welfare o dall'aumento dell'imposizione fiscale, cui vengono costretti gli enti locali".
"La richiesta netta e forte al Governo è di ritirare i tagli alla spesa sociale, e di fare la propria parte per ricomporre un quadro di lealtà istituzionale fra i vari livelli di governo. Al cittadino non viene alcun beneficio reale se il Governo attua degli sgravi fiscali e li finanzia imponendo dei tagli lineari agli enti locali, che finiranno per annullare gli effetti positivi della manovra in termini di tagli al trasporto pubblico locale, al diritto allo studio, alla sanità e all'assistenza".
"Per evitare un altro anno di deflazione al Paese – conclude il presidente delle Acli – serve il coraggio di una svolta, allentando il deficit di almeno un punto in più di quello indicato dal Governo. Con tali risorse si può aiutare la domanda interna rendendo più flessibile il patto di stabilità per i Comuni, e si può finanziare una misura nazionale di contrasto alla povertà assoluta, come chiede l'Alleanza contro la povertà in Italia, un ampio cartello di associazioni, che ha proposto all'Esecutivo l'introduzione del
reddito di inclusione sociale (Reis) a partire dal 2015".