"I nostri target sono sufficienti e non abbiamo bisogno di cambiare le nostre politiche" ha spiegato Bogers a Help Consumatori dopo che lo Studio dello Scenihr ha rilevato che "non è provato che l'esposizione a campi elettromagnetici possa provare rischi per la salute dell'uomo". Bruxelles ha infatti stabilito limiti di sicurezza, basati su pareri scientifici, che vengono applicati nella maggior parte degli Stati membri circa le prescrizioni minime di sicurezza e di salute preventive necessarie per ridurre gli effetti nocivi "a breve termine" dei campi elettromagnetici ai quali sono esposti i cittadini. Essi comprendono la fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici
A proposito dei timori che i campi EM (linee elettriche a 50 Hz, telefonini) possano causare danni alla salute anche a dosi molto basse ( quelle permesse dalle norme in uso) Borges ha commentato che "i pericoli che gli utenti avvertono non corrispondono a verità perchè la Commissione Europea dispone di una conoscenza scientificamente fondata e gli effetti documentati continuano a non risultare conclusivi". Per ridurre però la "notevole differenza tra quello che la scienza rileva e quello che l'opinione pubblica avverte -ha spiegato Bogers- sono necessarie politiche di prevenzione del rischio e di comunicazione al pubblico basate sulla diffusione di notizie scientificamente fondate, imparziali e univoche. A queste politiche devono collaborare anche le imprese, mostrando senso di responsabilità e rispondendo adeguatamente alle domande e ai dubbi dei cittadini".
In conseguenza di recenti risultati scientifici internazionali e di numerosi Report nazionali, la Commissione europea ha commissionato allo SCENIHR un aggiornamento sul parere espresso nel 2001 dal Comitato Scientifico su "Tossicità, Ecotossicità e Ambiente" dell'Unione Europea (SCTEE). Per quanto riguarda l'uso del cellulare, lo studio dello SCENIHR, che Help Consumatori ha anticipato, ha rilevato che "nei soggetti che fanno un uso massiccio degli apparecchi mobili non c'è un aumento del rischio di tumore al cervello ma esistono elementi che provano un legame con l'insorgere del neuroma al nervo acustico" (un tumore celebrale benigno). In questo settore però, si legge ancora nello studio " i dati a disposizione sono scarsi e le conclusione che ne derivano sono perciò incerte e provvisorie". Ciononostante, la Commissione si è impegnata a continuare a vigilare sull'osservanza del quadro legislativo a livello UE e di Stati Membri, e ad appoggiare attivamente la ricerca e lo studio di riscontri scientifici, specialmente in relazione a possibili effetti cumulativi sulla salute umana dovuti all'esposizione a campi elettromagnetici da diverse fonti, con l'appoggio dei suoi Comitati Scientifici.
Lo studio è disponibile qui: http://ec.europa.eu/health/ph_risk/committees/04_scenihr/docs/scenihr_o_007.pdf
L'anticipazione di Help Consumatori è disponibile qui:
Salute, UE: non esistono prove su rischi dei cellulari
http://www.helpconsumatori.it/news.php?id=13270
Sabina Pignataro
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