La guerra complica le cose, fa aumentare i problemi e dimezza le possibilità di soluzione. Oggi, dopo mesi di scontri, nell’est dell’Ucraina mancano gli ospedali e in quelli rimasti mancano le medicine. A pagarne le conseguenze sono i bambini come Kyrylo, affetto da un sarcoma di Ewing al midollo osseo, scoperto quando ha iniziato a zoppicare.

Il bambino è originario di Horlivka, oggi distrutta dalla guerra, dove viveva con la sua mamma che è tutta la sua famiglia. Con i bombardamenti hanno dovuto abbandonare la loro città, interrompendo le cure oncologiche, e sono fuggiti a Kiev dove si sono rivolti al reparto pediatrico dell’Istituto del Cancro in cui opera Soleterre.

Quello di Kyrylo è un tumore maligno e molto aggressivo che di solito colpisce la parte inferiore delle ossa lunghe come quelle delle gambe. Nella quasi totalità dei casi, questo sarcoma richiede l’amputazione o la rimozione parziale dell’arto interessato per poi inserire una protesi, spesso portando ad una perdita parziale di mobilità e a disabilità.

Ora il bambino sta affrontando la dolorosa riabilitazione dopo il complicato intervento chirurgico e la sua guarigione è ancora una volta ostacolata dalla situazione politica, che ha lasciato gli ospedali senza farmaci a causa di ritardi nelle procedure d’acquisto. Nel frattempo Soleterre ha attivato il fondo di emergenza per aiutare le famiglie costrette a procurarsi le medicine con i propri mezzi, affrontando prezzi spropositati che diventano proibitivi in concomitanza di una crisi economica.

Guarire dal cancro è reso ancora più difficile dal fatto che alcuni farmaci oncologici fondamentali non sono stati certificati dallo Stato Ucraino, rendendoli introvabili. I genitori cercano di procurarseli in ogni modo ma lo stesso farmaco che costa in media 4-5 euro nei Paesi europei, dove è certificato e regolarmente venduto nelle farmacie, in Ucraina arriva a costarne anche 180.

La terapia clinica di Kyrylo richiede l’impiego di uno di questi farmaci, ma la sua mamma non può permetterselo e non ha famigliari a cui chiedere aiuto. Il bambino ha solo 9 anni ed è sveglio e intelligente. Alla mamma dice di non preoccuparsi perché sui libri ha letto che dal suo male si può guarire, ma la mamma sa bene che la situazione attuale dell’Ucraina mette a grave rischio la sua vita.

Con il nostro fondo di emergenza stiamo aiutando molte famiglie che non hanno la possibilità di acquistare i farmaci.
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