“Dopo la Corte di Cassazione anche il Consiglio di Stato, seppur su un
piano giuridico diverso, ritiene sia da “disapplicare” il divieto agli
stranieri residenti in Italia di partecipare al Servizio Civile
Nazionale” dichiara Licio Palazzini, presidente della CNESC.
Infatti
con il parere reso pubblico il Consiglio di Stato ha risposto risponde
al quesito formulato dal Dipartimento della Gioventù e del SCN
autorizzando quest’ultimo a pubblicare bandi di SCN aperti a quegli
stranieri compresi nelle disposizioni emanate in occasione del bando
dell’Ottobre del 2013.
E’ un altro stimolo al Governo e al Parlamento a superare l’attuale quadro legislativo.
Per
la Cnesc è estremamente rilevante che questa innovazione avvenga in un
quadro che mantiene e aggiorna ai tempi e alle culture attuali il
concetto di difesa della Patria, in quella modalità civile e non armata
che la Corte Costituzionale fino dal 1985 aveva indicato.
Palazzini
conclude chiedendo al sottosegretario Bobba di dare disposizioni per
sbloccare subito i bandi tenuti sospesi in questi mesi e nello stesso
tempo di adoperarsi, assieme ai deputati della Commissione Affari
Sociali della Camera, affinché nel testo del disegno di legge delega di
riforma del Terzo Settore e del Servizio Civile si abbia un Servizio
Civile Universale, la modalità civile e non armata di difesa della
Patria, aperto ai cittadini italiani e agli stranieri con le
caratteristiche già introdotte dal 2013 nella attuazione della legge sul
SCN.
Alla CNESC aderiscono: Acli, Aism, Anpas, Arci Servizio
Civile, Anspi, Avis Nazionale, Caritas Italiana, Cesc, Cnca,
Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia, Cong.P.S.D.P.Ist.don
Calabria, Diaconia Valdese, Federazione SCS/CNOS - Salesiani per il
sociale, Federsolidarietà / CCI, Focsiv, Legacoop, Associazione Comunità
Papa Giovanni XXIII, UNPLI.