Esplorare gli effetti della 'Fortezza Europa' e della politica migratoria Ue nel Mediterraneo. E' l'obiettivo della missione in Sicilia di cinque europarlamentari del gruppo Gue/Ngl, a un anno dal tragico naufragio di Lampedusa. Un no alla Fortezza Europa arriva anche dal commissario designato all'Immigrazione Dimitris Avramopoulos. (
http://www.euractiv.it/it/news/sociale/9994-immigrazione-lampedusa-no-fortezza-europa.html)
Chiara Teofili
La delegazione Gue/Ngl, composta da Malin Björk (Svezia), Cornelia Ernst (Germania), Marie-Christine Vergiat (Francia) e dalle italiane Eleonora Forenza e Barbara Spinelli sarà a Lampedusa per una missione di 4 giorni e ha in programma visite nei centri di accoglienza per gli immigrati, incontri con le ong, workshop e dibattiti. Gli eurodeputati parteciperanno, inoltre, a un incontro con l'agenzia per il controllo delle frontiere esterne Frontex e alla commemorazione per l'anniversario del naufragio di Lampedusa del 3 ottobre 2013, in cui morirono 368 migranti.
Obiettivo della missione, fa sapere il gruppo Gue/Ngl, è quello di indagare le conseguenze della politica migratoria europea nel Mediterraneo e di combattere gli effetti della 'Fortezza Europa', di un’Europa, cioè, chiusa in se stessa. Il gruppo, si legge in una nota, si è a lungo opposto alla costruzione della Fortezza Europa e ha partecipato in prima linea alla campagna 'No-Fortress Europe' volta a promuovere gli aspetti positivi dell'immigrazione e a proporre politiche basate sulla libera circolazione delle persone e sulla promozione dei diritti umani.
Un deciso no alla Fortezza Europa è arrivato, proprio nelle scorse ore, anche dal commissario all'Immigrazione e agli Affari interni Dimitris Avramopoulos, che, in audizione di fronte agli europarlamentari della commissione Libe ha annunciato le priorità del suo mandato. In particolare, Avramopoulos ha dichiarato di voler puntare al rafforzamento di Frontex, non solo aumentando le risorse, ma anche promuovendo un maggiore impegno nella missione di “salvare vite umane”. Tra gli altri obiettivi annunciati: la revisione del regolamento di Dublino in direzione di una maggiore solidarietà, una piena applicazione del pacchetto di politiche sull'asilo, il raggiungimento di “un tessuto omogeneo di regole per una politica dell'immigrazione legale".
Sempre in occasione dell'anniversario della tragedia di Lampedusa, nelle scorse ore il commissario straordinario del Governo per le persone scomparse Vittorio Piscitelli ha sottoscritto un protocollo d’intesa con il rettore dell’Università degli Studi di Milano Gianluca Vago e il capo Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione Mario Morcone con l'obiettivo di favorire il riconoscimento e l'identificazione dei corpi senza identità delle vittime dei naufragi di Lampedusa del 3 e 11 ottobre 2013.