Attuare, attraverso piani nazionali e locali, la convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne. E' la sollecitazione emersa dalla conferenza internazionale 'Al sicuro dalla paura, al sicuro dalla violenza', promossa dalla Camera dei deputati, con il Ministero degli Esteri e il Consiglio d'Europa. (http://www.euractiv.it/it/news/sociale/9930-violenza-donne-attuare-convenzione-istanbul.html)

Angela Lamboglia

Sottoscritta da 36 stati membri del Consiglio d’Europa e ratificata da 14 paesi, tra cui l’Italia, la convenzione di Istanbul è entrata in vigore il primo agosto 2014. Per renderla operativa - ha sottolineato la presidente della Camera Laura Boldrini, aprendo la conferenza - occorre agire attraverso piani e strategie articolati a livello locale e nazionale e che vedano il coinvolgimento di tutti gli attori pertinenti". Oltre ai fondi stanziati contro la violenza di genere, e ripartiti a luglio tra le regioni italiane, ha aggiunto la Boldrini, è necessario procedere alla piena attuazione del piano straordinario annunciato nel pacchetto di norme sul femminicidio emanato nel 2013. “Abbiamo bisogno - ha aggiunto la presidente della Camera - di dare segnali concreti del nostro impegno".

A fare appello al Governo, e in particolare al presidente del Consiglio, anche una delegazione di parlamentari del Pd, che hanno dichiarato: "Siamo sicure che il presidente Renzi metterà il tema del femminicidio tra le priorità da porre all'attenzione dell'Europa durante la presidenza italiana del Consiglio dell'Unione". L'obiettivo - hanno aggiunto - è “dare attuazione ai tre capisaldi su cui si fonda la stessa convenzione di Istanbul: prevenzione, protezione, punizione”.

Un invito a tradurre in azioni concrete gli impegni presi con la ratifica della convenzione - “un trattato unico al mondo, lo strumento più avanzato contro la violenza sulle donne" - è arrivato anche da Gabriella Battaini-Dragoni, vice segretario generale del Consiglio d'Europa. “La violenza contro le donne - ha sottolineato - deve rimanere nell'agenda politica finchè esiste”.

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