La nostra società sta vivendo uno dei più grandi cambiamenti a partire dalla rivoluzione industriale. Le aziende (ma anche le organizzazioni non profit), sono state costrette a ripensare la comunicazione e le modalità di coinvolgimento per portarle le persone ad agire. (http://www.passionenonprofit.it/marketing-nonprofit-10-modi-per-passare-pushing-pulling/)

Sono finiti i giorni in cui l’attenzione si guadagnava esclusivamente attraverso la pubblicità di massa: “Spingere” il proprio messaggio verso il pubblico non funziona più. Diventa una interruzione (da interruption marketing che non è altro che marketing tradizionale, in cui i consumatori vengono “bombardati” da un’infinità di messaggi pubblicitari che li interrompono nelle loro attività quotidiane

Come possono quindi le ONP passare dalla modalità “push” del messaggio (causando una interruzione nel pubblico), alla modalità “pull” – tirandoli dunque verso un coinvolgimento più profondo verso la propria Causa?

Ecco alcuni pensieri validi per le organizzazioni non profit: 10 semplici modi per iniziare una transizione da “spingere” a “tirare”.


10 modi per passare da “spingere” un messaggio ad “attirare” persone verso la propria Causa

Se si desidera allineare la propria strategia con le esigenze e le aspettative del proprio target, per coinvolgere e responsabilizzare le persone, qui ci sono 10 idee da considerare:
  • Ascoltare più che parlare.
  • Essere attivi regolarmente e costantemente.
  • Rispondere a commenti, domande, e interazioni di altri rivolte a voi.
  • Condividere informazioni che siano attinenti alle esigenze, ai problemi, e alle domande delle persone che si desidera raggiungere.
  • Non limitarsi ad impiegare uno stagista nella gestione della pagina facebook dell’organizzazione, aspettandosi di ottenere una strategia organizzativa e di raccolta fondi efficace.
  • Apprezzare i vari mezzi per quello che sono; utilizzarli secondo le loro caratteristiche peculiari.
  • Puntare sull’efficacia più che sull’efficienza. Le relazioni non sono efficienti, servono per accrescere le possibilità di realizzazione della vostra mission.
  • Siate pazienti. Lasciate che l’altra persona si muova secondo i suoi ritmi.
  • Chiedere una donazione (o altra richiesta) meno frequentemente.
  • Dare visibilità ad altri per loro idee o risultati entusiasmanti.
“Interrompendoli”, i donatori potrebbero anche donare sul momento, ma non è questa il tipo di strategia che porta al successo nel fundraising a lungo termine. Questo infatti si realizza solo “attirando” le persone verso la propria causa. Questa non è una tendenza emergente: sta già accadendo.

Se il vostro obiettivo è quello di creare rumore e interrompere il pubblico, potete limitarvi al vecchio metodo “push” spingere il messaggio. Ma stando presenti ed in ascolto costante, potrete guidare il vostro target verso un percorso di senso e significato.

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