La Commissione europea entra in tackle scivolato sulla gaffe razzista di Carlo Tavecchio, principale candidato alla presidenza della Federazione italiana gioco calcio. E viene in appoggio alla Fifa, sottolineando che "la non discriminazione è la pietra angolare della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea". (http://www.euractiv.it/it/news/sociale/9679-calcio-ue-con-fifa-tackle-su-figc-per-razzismo.html)

Agi-Gp

La vicenda Tavecchio diventa, così, un altro tassello del malessere italiano a stare in Europa senza fare gaffes o derogare alle regole. Mentre i media italiani sono palestra di una corsa al ‘volemose bene’ e al ridimensionamento dell’incidente, l’Ue avalla il richiamo il richiamo della Fifa e sottolinea che "il razzismo e ogni altra forma di discriminazione non devono aver posto nel calcio".

Lo ha detto Dennis Abbott, portavoce della Commissione europea per sport, cultura, istruzione e politiche giovanili, rispondendo ad una domanda dei giornalisti sul caso Tavecchio.

Abbott ricorda che "la Commissione riconosce in pieno l'autonomia delle federazioni sportive”, ma aggiunge che essa considera tuttavia che il calcio, in quanto sport più popolare in Europa, ha “responsabilità particolari nella lotta al razzismo".

"Eliminare il razzismo dal calcio deve continuare a essere una priorità a tutti i livelli del calcio", conclude Abbott, rilevando che la Commissione "ha accolto con favore il fatto che la Fifa abbia chiesto alla Figc di aprire un'indagine sulle dichiarazioni" di Tavecchio.

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