Il progetto parte da Sud:
- attivato in Calabria, Campania e Abruzzo;
- assegnati ai CSV spazi di Lazzaro di Motta San Giovanni (Rc), Condofuri (Rc), Maddaloni Inferiore (Ce), Pineto (Te);
- accordo tra FS Italiane, RFI e CSVnet per sviluppare azioni innovative di sostegno sociale su tutto il territorio nazionale.
Il Meridione d’Italia è protagonista del progetto "Volontariato in stazione" che vede l’assegnazione delle prime quattro stazioni in Calabria (Motta San Giovanni e Condofuri), Campania (Maddaloni Inferiore) e Abruzzo (Pineto).
In particolare, gli spazi di Lazzaro di Motta San Giovanni (Rc), assegnati all’Associazione “InHoltre”, ospiteranno un centro diurno con laboratori educativi e ricreativi per ragazzi con disabilità. A Condofuri (Rc), l’Associazione “Europa Unita” organizzerà attività quotidiane di salvaguardia del territorio. A Maddaloni Inferiore (Ce), assegnata al CSV di Caserta, saranno incentivate attività di volontariato sul territorio. Alla stazione di Pineto (Te), assegnata a “Pros onlus Pineto”, con una nuova base, implementerà il servizio di trasporti socio sanitari, assistenza e consegna dei farmaci a domicilio nella Provincia di Teramo.
A breve, oltre alle quattro stazioni individuate, saranno inaugurati anche gli spazi della stazione di Napoli Gianturco, destinati al CSV locale.
«Con un accordo della durata di quattro anni – dichiara il presidente di CSVnet, Stefano Tabò – nei suoi oltre 700 mq Napoli Gianturco, ospiterà anche corsi di formazione per i volontari, una biblioteca, aree espositive per mostre, un internet point, e sarà anche riattivato un servizio bar, richiesto da molti clienti della stazione, utilizzando una cooperativa sociale integrata per favorire l’inserimento lavorativo di persone disagiate».
«In questo disegno – dichiara Fabrizio Torella, responsabile delle Attività Sociali di Ferrovie dello Stato Italiane – si inquadra l’assegnazione in comodato d’uso gratuito dei locali delle stazioni impresenziate, per lo più stazioni medio/piccole, comunque attive, nelle quali l’evoluzione tecnologica non rende più necessaria la presenza fisica dei ferrovieri. Saranno ora gli Enti locali e l’associazionismo i gestori di queste stazioni, che si apriranno al territorio con progetti di natura sociale, ambientale o di valorizzazione delle peculiarità storico artistiche o culturali locali».
Si concretizza, così, l’accordo firmato da Ferrovie dello Stato Italiane, Rete Ferroviaria Italiana e CSVnet – Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato – per sviluppare azioni innovative di sostegno sociale su tutto il territorio nazionale. Un’azione che fa parte dei Protocolli d’Intesa con il grande associazionismo (CSVnet, Associazione Italiana Turismo Responsabile, Legambiente e Legacoopsociali) con i quali il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane intende mettere a sistema una modalità innovativa a livello nazionale ed europeo di gestione del patrimonio immobiliare ferroviario non utilizzato.