Conferenza stampa di presentazione
Roma, venerdì 25 luglio, ore 12
Libreria Fandango, via dei Prefetti 22
Dal 1 al 5 ottobre, si terrà a Lampedusa Sabir, il Festival diffuso delle culture mediterranee, promosso
da Arci, Comitato 3 ottobre e Comune di Lampedusa, con il patrocinio
della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Rai.
Sabir, che dà il titolo al festival,
era un idioma parlato in tutti i porti del Mediterraneo dal Medioevo
fino a tutto il XIX secolo. Uno strumento di comunicazione in cui
confluivano parole di molte lingue del Mediterraneo e che consentiva ai
marinai e ai mercanti dell’area di comunicare fra loro.
Il titolo ha l’intento di evocare la
vocazione storica dell’isola di Lampedusa, che le deriva dalla sua
collocazione geografica e che ha visto, nel corso dei secoli, il
passaggio delle grandi civiltà mediterranee. Lampedusa, dunque, come luogo di incontro e di scambio di culture, tradizioni e saperi.
Oggi Lampedusa, nell’immaginario
collettivo, è soprattutto legata ai grandi flussi di migranti, alle
tragedie che nel canale di Sicilia si cono consumate, a un’accoglienza
quasi sempre fornita in condizioni di emergenza, nonostante la
solidarietà di cui spesso hanno dato prova, in condizioni difficili, i
suoi abitanti.
L’intento del Festival è quello di
restituire all’isola un’immagine diversa, di valorizzarne il potenziale
sociale, economico e culturale, di rafforzarne il ruolo di ponte tra le due sponde del Mediterraneo, per la costruzione di uno spazio aperto e solidale tra i paesi che vi si affacciano.
Durante i 5 giorni del festival si
alterneranno dibattiti con ospiti internazionali, laboratori, eventi
teatrali e musicali, spazi dedicati alla letteratura. Il 3 ottobre ci
saranno varie iniziative in ricordo del tragico naufragio in cui persero
la vita 368 migranti, iniziative di cui saranno protagonisti i
familiari delle vittime e i superstiti.
La direzione artistica degli eventi
teatrali è affidata ad Ascanio Celestini, mentre per gli eventi musicali
la direzione artistica sarà di Fiorella Mannoia.
Le finalità e il programma completo del festival verranno illustrate in una conferenza stampa a cui parteciperanno Fiorella Mannoia, Ascanio Celestini, Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa e Linosa, Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci, Laura Biffi e Tareke Bhrane del Comitato 3 ottobre. Introdurrà Filippo Miraglia, vicepresidente Arci.
Nel corso della conferenza stampa verrà proiettato lo spot promozionale del Festival prodotto e diretto da Ascanio Celestini.
Presentazione_Sabir.doc
Locandina Sabir
- See more at: http://www.arci.it/news/comunicati/festival-diffuso-delle-culture-mediterranee/#sthash.WGIPxXME.dpuf
Conferenza stampa di presentazione
Roma, venerdì 25 luglio, ore 12
Libreria Fandango, via dei Prefetti 22
Dal 1 al 5 ottobre, si terrà a Lampedusa Sabir, il Festival diffuso delle culture mediterranee, promosso
da Arci, Comitato 3 ottobre e Comune di Lampedusa, con il patrocinio
della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Rai.
Sabir, che dà il titolo al festival,
era un idioma parlato in tutti i porti del Mediterraneo dal Medioevo
fino a tutto il XIX secolo. Uno strumento di comunicazione in cui
confluivano parole di molte lingue del Mediterraneo e che consentiva ai
marinai e ai mercanti dell’area di comunicare fra loro.
Il titolo ha l’intento di evocare la
vocazione storica dell’isola di Lampedusa, che le deriva dalla sua
collocazione geografica e che ha visto, nel corso dei secoli, il
passaggio delle grandi civiltà mediterranee. Lampedusa, dunque, come luogo di incontro e di scambio di culture, tradizioni e saperi.
Oggi Lampedusa, nell’immaginario
collettivo, è soprattutto legata ai grandi flussi di migranti, alle
tragedie che nel canale di Sicilia si cono consumate, a un’accoglienza
quasi sempre fornita in condizioni di emergenza, nonostante la
solidarietà di cui spesso hanno dato prova, in condizioni difficili, i
suoi abitanti.
L’intento del Festival è quello di
restituire all’isola un’immagine diversa, di valorizzarne il potenziale
sociale, economico e culturale, di rafforzarne il ruolo di ponte tra le due sponde del Mediterraneo, per la costruzione di uno spazio aperto e solidale tra i paesi che vi si affacciano.
Durante i 5 giorni del festival si
alterneranno dibattiti con ospiti internazionali, laboratori, eventi
teatrali e musicali, spazi dedicati alla letteratura. Il 3 ottobre ci
saranno varie iniziative in ricordo del tragico naufragio in cui persero
la vita 368 migranti, iniziative di cui saranno protagonisti i
familiari delle vittime e i superstiti.
La direzione artistica degli eventi
teatrali è affidata ad Ascanio Celestini, mentre per gli eventi musicali
la direzione artistica sarà di Fiorella Mannoia.
Le finalità e il programma completo del festival verranno illustrate in una conferenza stampa a cui parteciperanno Fiorella Mannoia, Ascanio Celestini, Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa e Linosa, Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci, Laura Biffi e Tareke Bhrane del Comitato 3 ottobre. Introdurrà Filippo Miraglia, vicepresidente Arci.
Nel corso della conferenza stampa verrà proiettato lo spot promozionale del Festival prodotto e diretto da Ascanio Celestini.
Presentazione_Sabir.doc
Locandina Sabir
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Il continuo bombardamento di
abitazioni civili in diverse zone della Striscia di Gaza, così come
quello di un ospedale, si aggiungono all'elenco dei possibili crimini di
guerra che richiedono, secondo Amnesty International, un'urgente
indagine internazionale indipendente.
Secondo il portavoce del
ministero della Salute di Gaza, il 21 luglio il terzo piano
dell'ospedale Al-Aqsa a Deir al-Balah è stato distrutto da un
bombardamento israeliano, che ha causato la morte di quattro persone e
il ferimento di altre decine.
"Quello contro l'ospedale Al-Aqsa è
l'ultimo di una serie di attacchi nei confronti o nei pressi delle
strutture mediche di Gaza, che stanno lottando per fronteggiare
l'emergenza di migliaia di feriti, da quando l'8 luglio Israele ha
lanciato la sua offensiva militare" - ha dichiarato Philip Luther,
direttore del programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty
International. "Prendere di mira strutture mediche è sempre
ingiustificabile. Questi attacchi sottolineano la necessità che l'Onu
disponga una rapida e imparziale indagine internazionale".
Dopo
il quarto giorno di offensiva terrestre il numero dei morti a Gaza ha
superato i 550, in maggior parte civili. È urgentemente necessario che
le parti accettino di sospendere periodicamente i combattimenti per
facilitare l'evacuazione dei morti e dei feriti. Inoltre, con circa un
milione e 200.000 persone prive di acqua potabile e servizi fognari, è
necessario che il personale locale e le organizzazioni di soccorso
effettuino le riparazioni d'emergenza indispensabili per prevenire una
catastrofe sanitaria.
L'intenso bombardamento israeliano a Shujaiya,
tra sabato notte e domenica mattina, ha causato oltre 60 morti, tra cui
almeno 17 bambini e 14 donne, e più di 200 feriti. La popolazione civile
è stata costretta a lasciare la zona sotto il fuoco. Almeno 13 soldati
israeliani sono stati uccisi, la maggior parte dei quali a Shujaiya.
Hamas
ha proseguito, dal canto suo, a lanciare centinaia di razzi
indiscriminati contro Israele, in violazione del diritto internazionale,
uccidendo due civili israeliani e ferendone altri.
L'esercito
israeliano ha affermato che Shujaiya, un quartiere orientale di Gaza
City abitato da circa 92.000 persone, è stato colpito in quanto era una
"fortezza" ospitante razzi, tunnel e centri di comando. Esponenti
militari e del governo hanno ripetutamente detto che la popolazione era
stata avvisata giorni prima affinché evacuasse il quartiere.
Tuttavia,
molti abitanti di Shujaiya e di altre zone non hanno lasciato le loro
case, non avendo alcun posto dove andare. Tutte le scuole gestite
dall'Unrwa e altre strutture usate come rifugi sono sovraffollate.
Emanare avvisi per evacuare intere zone non esenta Israele dal
rispettare l'obbligo, previsto dal diritto internazionale umanitario, di
proteggere i civili.
"L'incessante bombardamento di Shujaiya e
di altre aree residenziali della Striscia di Gaza, così come i continui
attacchi indiscriminati contro Israele, richiedono un'azione urgente
internazionale per prevenire ulteriori violazioni. Le Nazioni Unite
dovrebbero imporre un embargo sulle armi dirette a tutte le parti in
conflitto, e gli stati dovrebbero immediatamente sospendere i
trasferimenti di forniture militari a Israele, Hamas e i gruppi armati
palestinesi nella Striscia di Gaza" - ha concluso Luther.
Chiedi che siano fermati gli attacchi contro i civili, partecipa alla campagna online
Amnesty International Israele
ha lanciato una campagna online per chiedere lo stop immediato degli
attacchi contro i civili e per porre fine alle vittime su entrambi i
lati del conflitto. Amnesty International Italia partecipa a questa
campagna chiedendo di scrivere la parola STOP (in qualsiasi lingua) sulla mano, scattarsi una foto e caricarla con l'hashtag #CiviliansUnderFire sulla nostra pagina Facebook, su twitter e su instagram