Milano, 31 maggio 2007 - Come promesso ritorna l'indagine di Movimento Difesa del Cittadino Dipartimento Junior sui centri estivi comunali per bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni a Milano.
Ricerca estesa sperimentalmente, per la prima volta, ad altre cinque province lombarde ( Varese, Brescia, Cremona, Monza, Lecco), dove esistono le sedi dell'Associazione.
Obiettivo: informare le famiglie ed i cittadini a ridosso della chiusura degli istituti scolastici ai primi di giugno sulle modalità di accesso dei servizi comunali.
LA SITUAZIONE MILANESE
Lucia Moreschi, Responsabile nazionale MDC Junior afferma: "Per quanto riguarda il Comune di Milano, che sembra avere sostanzialmente accolto le richieste sollevate dalla nostra associazione gli anni passati, strutturandosi con un servizio centri estivi, sono ben 33 i centri estivi aperti in tutte le zone di Milano da metà giugno a fine luglio, che assicurano, sulla carta, la copertura di un centro comunale aperto in ogni zona di Milano anche ad agosto, ma? ci risulta che ci siano già liste di attesa aperte presso gli Uffici Iniziative Socio Educative in Via Beroldo 8, per tutti i genitori che pur iscrivendosi per tempo non hanno trovato posto certo per il proprio figlio, senza parlare di tutte quelle, che non sono riuscite a prenotare per tempo".
La nota dolente, infatti, va indicata nella scarsità e mancanza di capillarità di diffusione delle informazioni, come diversi genitori hanno segnalato agli sportelli di MDC, a partire dai termini di prenotazione dei servizi comunali, tutti ormai scaduti, alla mancanza di una raccolta organica di indicazioni, pur esistenti, sul sito del Comune, http://www.comune.milano.it/famiglia_scuola_politichesociali/index.html .
Per non parlare del fatto che gli stessi genitori che lavorano e non possono rimanere a casa in vacanza con i propri figli difficilmente si possono assentare per interi pomeriggi per formalizzare le iscrizioni prenotate telefonicamente?
Scadeva infatti il 26 maggio il termine ultimo per le iscrizioni ai Centri estivi comunali, anche se a partire da domani ( 1 giugno 2007, ndr) verranno aperte le liste di attesa sia per i centri estivi che per iscrivere i ragazzi pre-adolescenti ai campus settimanali, telefonando sempre all'Ufficio Iniziative Socio-Educative Via Beroldo 8 tel. 02 88465556. E tempo scaduto anche per la richiesta del voucher del valore di 100 euro erogato alle famiglie con reddito I.S.E.E. inferiore a ? 14.946,00, spendibile presso i numerosi corsi, laboratori e attività organizzate dalle decine di Associazioni culturali ed educative della città di Milano: le prenotazioni sono state chiuse il 15 maggio.
Passando alle colonie estive, rileviamo come, anche la Colonia di Recco, data inizialmente per chiusa ad aprile risulti ora ripristinata, ma per cui non è più possibile effettuare nuove iscrizioni, essendo state aperte solo dal 21 al 23 maggio. Ma telefonando al n° 02 88 46 5024 è possibile sapere se ci sono ancora posti disponibili.
Se le famiglie sono riuscite a districarsi tra telefonate, avvisi, scadenze e iscrizioni, rimane un ultimo quesito, secondo il Movimento di Difesa del Cittadino: "Alla fine ci rimane un solo dubbio, osservando il capitolato di bando per l'assegnazione della gestione del servizio centri estivi in città - continua Moreschi - davvero si pensa che, con i tempi che corrono, bastino solo tre mesi di esperienza, nell'anno precedente, per reputare la validità e la competenza degli educatori a cui lasciare i nostri figli?"
Domanda che viene girata in automatico al Sindaco e all'Assessorato alle politiche familiari della Città di Milano.
MA NELLE ALTRE CITTÀ LOMBARDE?
Il dato sostanziale che emerge dalla mini inchiesta del Dipartimento Junior dell'Associazione di Consumatori, è come l'offerta sia in continua crescita, a Milano come in provincia, anche per il periodo di agosto, ma soprattutto di strutture private, decisamente più care rispetto a quelle comunali o parrocchiali.
In provincia, in realtà, diversamente da Milano, la richiesta pressante di luoghi aperti anche ad agosto è meno importante, ma il cambiamento in atto nella struttura sociale della regione si fa sentire: le grandi aziende che chiudevano per tutto il mese di agosto, non esistono quasi più, e sono sempre più in aumento le mamme ed i papà,che, lavorando nel terziario, devono assicurare una disponibilità lavorativa in agosto.
Pubblico e Privato - Ecco, quindi che, anche città e province dalle dimensioni non metropolitane come Cremona e Monza, hanno sviluppato adeguati progetti di intrattenimento e cura dei minori nel periodo estivo, dove l'offerta comunale non manca, unita ai tradizionali oratori estivi, presenti comunque in ogni quartiere e città della regione, con il Progetto Grest centri ricreativi per ragazzi, organizzati dalle singole parrocchie, secondo le normative regionali. Un dato per tutti: solo nella città di Brescia coinvolgeranno oltre 40 oratori, con il contributo dell'Assessorato ai Servizi Sociali del Comune, (www.comune.brescia.it).
In generale le attività delle strutture private, (dall'Arci alle Acli, dagli Scout alle Cooperative Sociali) sono molto spesso coordinate e segnalate nei siti dei Comuni stessi, rendendo agevole ai genitori, una ricerca alternativa nel caso non ci fosse più posto nelle strutture pubbliche.
Iscrizioni e periodo copertura servizi - Sicuramente, in alcune realtà, cresce l'eccellenza delle strutture pubbliche, come a Monza, Brescia e Cremona, segnalata dalla ricchezza delle informazioni per le famiglie, l'agevolazione nelle pratiche delle iscrizioni, (sia a Monza che Cremona i genitori possono iscrivere e/o pagare la retta per il centro estivo on-line collegandosi ai siti web comunali, www.comune.cremona.it e www.comune.monza.it ), nella copertura del servizio, che va dal 18 giugno fino a fine agosto, e nella fondamentale ricchezza di proposte per i bambini e i ragazzi, seguiti da animatori ed educatori professionali, sia nei centri comunali.
Fanalino di coda per Lecco, dove l'offerta comunale sembra limitata all'apertura di un parco pubblico, curato dal Centro per famiglie del Comune, con la presenza di operatori solo part-time e dove i piccoli devono comunque essere accompagnati da nonni o baby setter, mentre in provincia di Varese, è proprio l'ente Provincia a coordinare nel proprio sito, http://cercaservizi.provincia.va.it , le informazioni ed i dati dei Centri estivi riconosciuti, che nei siti dei Comuni sono molto scarse o difficili da reperire, come nel caso delle città di Gallarate e Varese stessa.
Costi medi Il costo medio di una settimana al centro estivo comunale da Varese a Brescia, da Monza a Cremona varia dai 28 ai 70 euro compresi i pasti, attività di animazione, sport, e nel caso di Monza servizio bus.
Rosy Battaglia
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