Qualsiasi ulteriore escalation degli interventi militari nella Striscia di Gaza
e nel sud di Israele avrà conseguenze umanitarie devastanti per i civili.
Chiediamo infatti l’immediata cessazione di ogni azione contro la
popolazione, condannando sia il crescente numero di lancio di razzi palestinesi
che le azioni militari israeliane.
“Tutte le parti in causa devono compiere un immediato passo indietro
prima che sia troppo tardi. L’intensificarsi del conflitto porterà solo
ulteriori sofferenze alla popolazione ed impedisce alle organizzazioni
umanitarie di portare loro assistenza. La settimana scorsa abbiamo dovuto
evacuare tutto lo staff internazionale dalla Striscia di Gaza“,
afferma Umiliana Grifoni, responsabile ufficio Mediterraneo di Oxfam Italia.
L’intensificarsi degli scontri potrà infatti produrre solo un effetto devastante
per la popolazione della Striscia di Gaza, già stremata dal blocco
israeliano in corso e dall’escalation di violenza delle ultime
settimane che ha generato un numero crescente di vittime e feriti tra i
civili. Gruppi di medici locali riferiscono di oltre 20 persone rimaste
uccise e di almeno 120 feriti a Gaza, solo nelle ultime 24 ore.
L’impatto sulla popolazione
Mentre a Gaza, dove vivono 1,7 milioni di persone,
l’embargo israeliano ha provocato e sta generando la paralisi
dell’economia e l’impossibilità per le persone di muoversi
liberamente, l’attuale escalation militare potrebbe aver un impatto
ancora più grave sulla vita della popolazione, al di là della violenza.
Nella Striscia infatti, dove le famiglie stanno lottando ogni giorno per
accedere ai servizi di base come acqua potabile, assistenza sanitaria e servizi
igienico-sanitari, ad esempio la decisione di questa settimana del Governo
israeliano di limitare la pesca lungo le coste di Gaza, a non oltre tre miglia
nautiche dalla riva, rischia di incidere in modo significativo sulle condizioni
di vita di migliaia di famiglie che Oxfam sostiene ogni giorno.
Intanto però, dall’altra parte, decine di migliaia di civili israeliani sono
stati colpiti dall’aumento dei lanci di razzi da Gaza nelle ultime settimane e,
mentre molte scuole ed altre strutture a rischio sono state chiuse, cresce di
ora in ora il numero di feriti ed edifici colpiti dai lanci di Hamas. Secondo i
dati forniti, dal Gaza NGO Safety Office (GANSO), nelle ultime settimane si sono
verificati più lanci di missili verso Israele e attacchi aerei su Gaza che in
tutto il 2013. Tra il 13 giugno e il 1 ° luglio ci sono state segnalazioni di
almeno 104 razzi lanciati da Gaza verso Israele e almeno 111 missili Airstrike
israeliani hanno colpito Gaza. Oxfam perciò lancia un appello urgente ad
entrambe le parti in conflitto, a concordare un immediato cessate il fuoco teso
al rispetto delle norme del diritto umanitario internazionale.