Nessuna informazione sul sito della rassegna e burocrazia ferraginosa.
Bomprezzi: “Come si regoleranno gli accessi a eventi come questo durante
Expo?”
La Milano dei grandi eventi e della musica, ancora una volta, si dimostra
poco attenta alle esigenze delle persone con disabilità. Dopo la vicenda dei
Magazzini Generali è la volta del "City Sound", rassegna musicale che si svolge
all'Ippodromo di Milano e che vede la partecipazione di importanti artisti
italiani e internazionali.
Le criticità iniziano già dal sito della rassegna, dove
manca completamente una sezione dedicata alle persone con disabilità motoria.
Impossibile reperire agevolmente le informazioni necessarie per
raggiungere la sede dei concerti, accedervi e spostarsi comodamente. Ad
esempio la presenza o meno di uno spazio dedicato da cui assistere allo show,
gli eventuali parcheggi riservati, i percorsi, i servizi igienici, le modalità
di acquisto del biglietto, le informazioni sulla gratuità per l'accompagnatore.
Per trovare (alcune) di queste informazioni bisogna arrivare - con non poche
difficoltà - a un altro sito: quello della società organizzatrice liveclub.it. Ma anche in
questo caso le informazioni sono del tutto carenti.
Le sole informazioni
presenti nella sezione "Policy disabili" riguardano le modalità con cui è
possibile richiedere il biglietto gratuito per l'accompagnatore. Alle persone
con disabilità motoria si richiede di inviare - almeno dieci giorni
prima del concerto - tutta una serie di documenti tra cui la carta
d'identità, la fotocopia del biglietto già acquistato e "la documentazione
medica della persona diversamente abile". Le risposte ai nostri dubbi,
attraverso i responsabili dei siti, hanno di fatto confermato le modalità di
accreditamento, considerandole "prassi generale utilizzata dagli organizzatori
privati di spettacolo".
"I dieci giorni di anticipo nella richiesta di
prenotazione sono fuori da ogni logica. Basterebbe dire: accesso disponibile
fino a esaurimento dei posti, ammesso di sapere prima quanti sono", commenta
Franco Bomprezzi, presidente di Ledha e appassionato di musica che si è
imbattuto in questa piccola selva burocratica durante la ricerca di un biglietto
per un concerto in programma in settimana. E anche la richiesta della
documentazione medica è sproporzionata (oltre che lesiva della
privacy): "Basterebbe la semplice copia della certificazione di
invalidità, omesse ovviamente le cause mediche", sottolinea Bomprezzi.
Il
nodo centrale però è la mancanza di informazioni sull'accessibilità del
luogo dove si svolgono i concerti di "City Sound". Una lacuna
significativa che - di fatto - penalizza già in partenza le persone con
disabilità motoria scoraggiandole dal partecipare agli eventi. "Bisogna uscire
dal binomio spettatore con disabilità uguale accesso gratuito - sottolinea
Bomprezzi -. La questione è molto più complessa e riguarda le modalità con cui
si regoleranno gli accessi a eventi come questo durante i sei mesi di Expo. Cosa
succederà quando in città arriveranno migliaia di turisti stranieri con
disabilità?".
Come LEDHA vogliamo dare fin da subito la nostra
disponibilità a collaborare con gli organizzatori di "City Sound", così come
stiamo già facendo con il Comune di Milano, al fine di offrire una migliore
fruibilità e accessibilità dei luoghi e degli eventi di cultura e di spettacolo
in vista di Expo 2015.