Queste le parole di Edoardo Patriarca, Presidente
dell'Istituto Italiano della Donazione (IID), all'indomani dell''approvazione,
da parte del Consiglio dei Ministri, del testo per la riforma del terzo
settore:
“Il testo è condivisibile e rappresenta senza dubbio una pietra
miliare sulla strada, faticosa, che il terzo settore si trova a
percorrere ogni giorno. E' infatti un segno tangibile di come il settore sia
parte integrante di un disegno molto più ampio di ripensamento dello Stato, di
cui fanno parte anche la riforma del lavoro e quella istituzionale. Non va però
dimenticato che la riforma, per essere tale, ha bisogno di
aggiustamenti e di una copertura economica adeguata
che, come ho più volte sottolineato nei giorni scorsi, stimo di oltre
un miliardo. Se il terzo settore diventa primo, proprio perché svolge un ruolo
ritenuto strategico alla pari di altri, va da sé che un investimento di risorse
economiche pubbliche sia necessario e auspicabile. Parliamo di riformare il
codice civile e scrivere un testo unico per un settore che, da molti punti di
vista - non ultimo quello occupazionale - rappresenta una vera opportunità di
sviluppo per la nostra economia. La copertura economica richiesta non è un
“furto” di denaro pubblico ma un investimento coraggioso nel buon terzo
settore che si farà moltiplicatore di queste cifra dando risposte ai
bisogni del Paese”.
“Desidero inoltre esprimere apprezzamento - prosegue Patriarca -
per la centralità che il testo assegna al tema della
rendicontazione, un segnale che incarna l'urgenza di
trasparenza che è alla base del lavoro che l'IID svolge da
oltre 10 anni. È però altrettanto importante non cadere ancora una volta in un
appesantimento burocratico che costringa il non profit a
obblighi di tipo formale non richiesti a nessun altro settore. Trasparenza e
controllo devono essere il fiore all'occhiello del terzo settore ed è necessario
che funzioni strategiche di questo tipo vengano esercitate da organismi esperti
in materia che, al tempo stesso, promuovano lo sviluppo e la crescita
del non profit. Proprio per questo l'Istituto, che ho l'onore di
presiedere, rinnova la sua disponibilità a lavorare insieme in questa
direzione.”