Giornata internazionale delle cooperative. Messaggio di Guy Ryder, Direttore Generale dell’ILO: «Cooperative per lo sviluppo sostenibile». (
http://www.ilo.org/rome/risorse-informative/per-la-stampa/speeches/WCMS_249051/lang--it/index.htm)
Messaggio del Direttore Generale dell’ILO in occasione della 92ª Giornata Internazionale delle Cooperative dell’ICA e della 20ª Giornata internazionale delle Cooperative delle Nazioni Unite «Cooperative per lo sviluppo sostenibile», 5 luglio 2014.
Sono lieto di unirmi alla comunità delle cooperative di tutto il mondo per celebrare la Giornata internazionale delle cooperative.
Quella delle cooperative è un’idea antica ma estremamente attuale se guardiamo alle future sfide e opportunità di sviluppo che il mondo dovrà affrontare nei prossimi decenni.
Mentre le Nazioni Unite si accingono a stabilire gli obiettivi di sviluppo sostenibile che costituiranno un’agenda globale, esiste la reale possibilità di lasciarci alle spalle la povertà estrema e la deprivazione, di garantire l’inclusione sociale e di riconciliare obiettivi economici e sociali.
Cosa serve? Le misure chiave sono:
- Creare circa 50 milioni di nuovi posti di lavoro ogni anno per il tempo necessario ad assorbire i nuovi ingressi nel mercato del lavoro e i circa 200 milioni di disoccupati.
- Vincere la povertà da lavoro degli oltre 800 milioni di lavoratori che, insieme alle loro famiglie, sopravvivono con meno di 2 dollari al giorno.
- Eliminare la fame e la malnutrizione che colpiscono più di 800 milioni di persone;
- Estendere la protezione sociale di base agli oltre 5 miliardi di persone. Circa i tre quarti della popolazione mondiale non ha nessuna protezione sociale.
- Garantire l’inclusione finanziaria, l’accesso ai servizi finanziari e alle opportunità economiche al miliardo di persone più povere.
- Assicurare l’accesso alle moderne forme di energia al 1,3 miliardo di persone che vive ancora senza elettricità
- Ridurre i sempre più allarmanti livelli di diseguaglianza tra paesi ricchi e poveri
- Trovare soluzioni percorribili in materia di servizi di assistenza alle persone, nei paesi sviluppati e in quelli emergenti dove cresce l’invecchiamento della popolazione e si fanno tagli alla spesa pubblica e ai sistemi di sicurezza sociale.
In questo scenario, le cooperative possono giocare un ruolo di primo piano nel cambiamento di rotta. Molti tra i più poveri ed esclusi non vengono raggiunti né dai convenzionali mercati di beni e servizi, né dai governi. Le cooperative e le altre imprese di economia sociale hanno dimostrato, al contrario, di saperlo fare.
Uno studio recente dell’ILO e della International Cooperative Alliance (ICA) titolato «Cooperatives and Sustainable Development Goals» (Cooperative e obiettivi di sviluppo sostenibile), mette in luce il contributo delle imprese cooperative allo sviluppo sostenibile e il loro enorme potenziale: dalla creazione di occupazione e miglioramento della parità di genere, alla produzione di energia pulita e promozione dell’inclusione finanziaria che garantisce la sicurezza alimentare e l’estensione della protezione sociale. Molti tra ilavoratori poveri, affamati ed esclusi sono i lavoratori rurali, spesso piccoli coltivatori. Le cooperative hanno una comprovata esperienza nel contrastare le molteplici forme di esclusione nelle aree rurali, e non solo in questo campo. Le cooperative sono presenti in tutti i settori economici e si adattano a contesti diversi. Rispondono ai tre pilastri dello sviluppo sostenibile: sviluppo economico, giustizia sociale e protezione dell’ambiente.
Per tutte queste ragioni, le cooperative rappresentano le imprese del futuro con un ruolo fondamentale che si aggiunge e completa quello dei mercati tradizionali e dei governi. Questo è riconosciuto in maniera esplicita nel documento della Conferenza di Rio+20 «Il futuro che vogliamo». La comunità internazionale dovrebbe tenerne conto nell’elaborazione delle strategie e degli strumenti per la realizzazione degli obiettivi di sviluppo del millennio.
L’ILO continuerà a collaborare con il movimento delle cooperative per garantire che queste abbiano il posto che meritano come imprese del futuro e motore per l’inclusione sociale e lo sviluppo sostenibile.