Semplificazione, rappresentanza e trasparenza sono le tre parole chiave emerse nel corso del convegno "Terzo Settore e riforma", organizzato dal Centro di Servizio per il Volontariato di Verona venerdì 4 luglio, per riflettere sul disegno di legge delega insieme ad esponenti del Parlamento e di istituzioni nazionali rappresentative del "sistema" del volontariato. (http://csvnet.it/notizie/le-notizie/notiziecsv/1197-semplificazione-rappresentanza-trasparenza-chiuso-a-verona-il-convegno-sulla-riforma-del-terzo-settore)

Fra loro, Stefano Tabò, presidente di CSVnet che riunisce una rete di 76 CSV in tutto il territorio nazionale, che hanno partecipato alla consultazione lanciata dal Premier Renzi, proponendo suggerimenti alla riforma, nell'ottica di promuovere e valorizzare il "sistema" dei CSV. "Abbiamo bisogno che venga superata l'impostazione sperimentale – dubitativa che, inevitabilmente, ha caratterizzato il normatore degli anni '90 nel ragionare e disporre attorno ai CSV. - ha detto Tabò - È un appello che abbiamo rivolto al legislatore. Indirettamente lo estendiamo a tutti i nostri interlocutori e partner. Prima di tutto, però, lo dobbiamo coerentemente rivolgere a noi stessi. Per questo - ha proseguito - ci auguriamo che le intenzioni formulate nelle Linee guida si concretizzino in una coerente riforma del Terzo Settore che affermi e promuova i CSV come "sistema nazionale", gestito dalle Organizzazioni di Volontariato come una vera infrastruttura nazionale radicata e articolata territorialmente, finalizzata a promuovere nel tempo i valori e la presenza del volontariato italiano".

Il deputato Edoardo Patriarca, nonché presidente del Centro Nazionale per il Volontariato (CNV) e presidente dell'Istituto Italiano della Donazione (IID), ha detto: "bisogna accettare senza timori la sfida del cambiamento che il governo ha lanciato al Terzo Settore e affrontare alcuni nodi che emergono dal dibattito guardando al futuro: per quanto riguarda il tema dell'impresa sociale, ad esempio, è opportuno superare il pregiudizio sulla forma imprenditoriale nel mondo del Terzo settore. È importante, inoltre, - ha detto ancora - porre l'attenzione sulla prospettiva dentro cui si colloca il servizio civile, che non deve essere solo orientato a favorire l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, ma andare a costituire un'esperienza formativa rivolta alla cittadinanza attiva e all'educazione alla pace e alla politica. La riforma - ha concluso - non può essere a costo zero: il Terzo Settore è costituito da soggetti privati, che hanno però una forte dimensione pubblica ed è giusto, dunque, che parte del bilancio dello Stato venga investito in questo ambito".

Un interessante contributo è stato quello proposto da Maria Cristina Antonucci, ricercatrice in scienze sociali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Unità Operativa di Roma e docente in associazionismo e rappresentanza del Terzo settore all'Università Roma Tre, da anni impegnata nello studio di teoria e pratica delle lobby in Italia e nel mondo, che ha indagato le vicende del Terzo settore, con le sue difficoltà di dialogo verso le istituzioni politiche. "Per la prima volta - ha detto Antonucci - la politica ha interpellato le Organizzazioni di Volontariato per conoscere le istanze da promuovere nella riforma: è opportuno cogliere questa occasione per avviare un dialogo più strutturato tra le associazioni e le istituzioni, trasformando i Centri di Servizi per il Volontariato in casse di risonanza per le esigenze delle varie realtà presenti sul territorio".

Infine, in merito al continuo calo di fondi e alla conseguente necessità per il non profit di trovare altre forme di finanziamento, è intervenuto Raffaele Picilli, consulente in fundraising in Italia e all'estero, che ha detto: "una donazione inizia con un "per favore" e si conclude con un "grazie": l'arrivo dei fondi in associazione è l'ultimo atto del fundraising, ma prima c'è molto altro, a cominciare da una buona comun

icazione. I CSV dovranno diventare in futuro dei "consorzi di servizi" di volontariato per fornire consulenza e assistenza alle associazioni, ma anche agli altri organismi del Terzo Settore".

Il convegno ha visto anche la partecipazione dell'Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Verona Anna Leso ed è stato moderato da Gianluca Testa, giornalista, direttore di Volontariatoggi.info e collaboratore del Corriere Sociale, nuova sezione del Corriere della Sera.

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