Roma.
Il 1° ottobre prossimo si terrà la seconda edizione della
Giornata Europea delle Fondazioni, proposta lo scorso anno da
Dafne (Donors and Foundations Networks in Europe), l’organizzazione
che riunisce le associazioni di fondazioni del continente. Nel 2013
l’iniziativa è stata accolta in Italia da una cinquantina di
Fondazioni di origine bancaria e non, che hanno celebrato con
manifestazioni ad hoc il proprio ruolo sui territori con i diretti
stakeholder, con il volontariato e con tutti i cittadini. Ciò al
fine di accendere un faro su quanto sia oggi importante l’attività
di questi enti sussidiari sui territori al fine di attivare e
implementare iniziative utili al benessere della collettività,
complementari e non alternative all’insostituibile intervento
pubblico.
Con l’obiettivo di
raccogliere spunti di riflessione sul tema anche in un incontro a
livello nazionale, Acri, che associa le Fondazioni di origine
bancaria, e Assifero, l’associazione che riunisce altre fondazioni
ed enti di erogazione, hanno organizzato a Roma, oggi, giovedì 3
luglio, una tavola rotonda dal titolo “Welfare di comunità: il
ruolo delle Fondazioni”. Insieme ai presidenti delle due
associazioni promotrici dell’evento, Giuseppe Guzzetti per Acri e
Felice Scalvini per Assifero, sono intervenuti in qualità di
relatori: Pietro Barbieri, portavoce del Forum del Terzo Settore;
Giovanni Camilleri, coordinatore del Programma delle Nazioni Unite
per lo Sviluppo Locale (Pnud); Francesco Paolo Fulci, presidente
della Ferrero Spa; Marco Filippeschi, componente del Consiglio
Nazionale dell’Anci - Associazione Nazionale Comuni Italiani.
Nell’Unione Europea
operano più di 110mila fondazioni di pubblica utilità che, nel loro
complesso, possiedono un patrimonio stimato in circa 350 miliardi di
euro, impiegano poco meno di 1 milione di cittadini e ogni anno per
le loro collettività spendono circa 83 miliardi. Molti sono gli
elementi che le accomunano. Da questo è nata l’idea di istituire
una Giornata che le celebri. Inoltre è in dirittura d’arrivo
l’approvazione di uno statuto europeo delle fondazioni, per la
cui definizione e istituzionalizzazione Acri, Assifero e le
fondazioni ad esse associate lavorano da anni, insieme a organi di
rappresentanza internazionali quali Efc-European Foundation Centre e
Dafne.
Uno statuto della
Fondazione Europea (FE) consentirebbe di eliminare i costi eccessivi
e gli ostacoli per la creazione di fondazioni transnazionali,
definendo al contempo le condizioni per uniformare le regole
nazionali in termini di dotazione patrimoniale, trasparenza e
obblighi di rendicontazione. Esattamente un anno fa, il 2 luglio
2013, il Parlamento europeo ha approvato la risoluzione sulla
proposta di regolamento del Consiglio relativo a questo statuto, ma
per completare il percorso bisogna ora che si attivi il Governo
dell’Unione. Alla guida del Governo dell’Europa oggi c’è
l’Italia e presidente è Matteo Renzi che, insieme al Governo
italiano, sta dando segnali di grande attenzione a tutto il mondo del
non profit e della sussidiarietà in generale. L’auspicio è che
in questo semestre di Presidenza italiana lo statuto della Fondazione
Europea possa essere varato.
Sempre più, dunque, le
Fondazioni sono “glocal”: globali e locali. <<Portare
l’attenzione sul ruolo delle fondazioni in Europa celebrando una
Giornata ad esse dedicata – ha detto il presidente
dell’Acri, Giuseppe Guzzetti – vuol dire non solo avere
l’occasione per raccontare quanto grazie alle attività di ciascuna
Fondazione si può realizzare in una comunità, ma portare
l’attenzione proprio su ogni comunità: su quanto la Fondazione e
la sua realtà di appartenenza fanno e sempre più possono, e
dovrebbero, fare insieme. Parlo di tutti i soggetti che operano sul
territorio: organizzazioni del Volontariato e del Terzo settore, enti
locali, altri corpi intermedi della società come gli ordini
professionali e le organizzazioni di rappresentanza collettiva, ma
anche le imprese profit, che ormai cominciano ad essere sempre più
attive nel sociale, per costruire tutti insieme un vero e proprio
welfare di comunità, capace di rispondere in maniera efficiente ed
efficace alle sfide del cambiamento. Poiché siamo convinti
che la risposta alla crisi del nostro welfare non potrà
che essere collettiva, in ambito Acri abbiamo elaborato linee guida
utili alle nostre Associate per operare sempre più in termini di
attivazione di reti. Di base c’è l’idea che nel campo
dell’assistenza sociale si possono sviluppare forme innovative di
intervento proprio se si fa leva sul coinvolgimento di una pluralità
di soggetti, ma anche sulla percorribilità di più soluzioni,
complementari e sinergiche, in cui sostenibilità, equità, accesso e
responsabilità si articolino in formati nuovi e trovino un
baricentro essenziale proprio nel territorio e nella comunità,
comunque definita>>.
Per
il presidente di Assifero, Felice Scalvini, <<gli enti e
le fondazioni che in modo organizzato operano ogni giorno per il bene
comune - l’infrastruttura sociale che possiamo definire
“Filantropia istituzionale” - sono, in questo momento storico di
crisi dei sistemi di welfare e di protezione sociale pubblici, in
grado di apportare valore e risorse – non meramente finanziarie -
alla costruzione di una rete di sostegno alle comunità e ai
territori.
Il
cosiddetto Terzo settore ha ormai raggiunto un livello di
maturazione, di conoscenza dei bisogni e di capacità operativa
trasversale imprescindibili, a cui il settore pubblico dovrebbe
guardare con sempre maggior favore non solo nel momento in cui è a
caccia di risorse monetarie. Grande apprezzamento dunque per una
Giornata Europea delle Fondazioni che avvicina e fa conoscere di più
il ruolo e il valore delle fondazioni all’opinione pubblica>>.