Contributo di Francesco Petrelli, portavoce di CONCORD Italia, piattaforma nazionale che rappresenta le principali ONG del nostro paese, tra cui ARCS, che operano in ambito europeo nel campo dello sviluppo, dell’aiuto umanitario, dello sviluppo sostenibile, dell’educazione alla cittadinanza mondiale. (
http://www.arciculturaesviluppo.it/blog/2014/06/26/il-semestre-italiano-unoccasione-per-costruire-insieme-leuropa-che-vogliamo/)
L’Italia con il suo semestre di Presidenza europea è chiamata ad una importante responsabilità in una fase complessa e difficile per il futuro dell’Europa. Certo, come sappiamo sarà un semestre di transizione: gran parte di questi 180 giorni si consumeranno tra l’insediamento di un nuovo Parlamento appena eletto, la designazione di un presidente di Commissione che speriamo per la prima volta sia in relazione con le indicazioni espresse dai cittadini e dal Parlamento, nella nomina dei Commissari e di una Commissione Europea che si prevede sarà insediata non prima di novembre.
Nonostante queste realistiche considerazioni siamo convinti che la presidenza italiana possa costituire una occasione importante sia per l’Europa che per l’Italia. Crediamo nella necessità di “più Europa in Italia” se l’Europa si rinnova e cambia decisamente direzione, nel senso di far recuperare ai suoi cittadini le speranze smarrite, cosi come siamo anche convinti di “più Italia in Europa”, se il nostro paese sarà capace di contribuire a curare la crisi di credibilità e di fiducia che si è aperta in questi anni con i cittadini.
Il nostro continente esce infatti da una lunga crisi; una crisi economica e sociale che ha colpito in modo drammatico alcuni paesi del sud Europa, ma soprattutto ha offuscato ovunque l’idea stessa e il sogno dei padri costituenti di una “patria europea”, democratica e aperta al mondo, capace di realizzare un progressivo processo di pace, cooperazione e inclusione che avesse come orizzonte il “mai più” alla guerra. Quella idea che aveva consentito all’Europa di diventare una grande comunità di 28 paesi a cui il mondo guardava con interesse.
Da un anno come CONCORD Italia, la Piattaforma delle Ong e delle associazioni italiane, parte della confederazione europea delle 1800 Ong europee di sviluppo e auto umanitario, abbiamo cominciato a preparare questo evento. Lavorando per coinvolgere oltre ai nostri associati una ampia rete di rappresentanze, coalizioni, campagne della società civile e del Terzo Settore, impegnate nella cooperazione, nello sviluppo nella lotta alla povertà e alla discriminazione nel mondo e in Europa.
Abbiamo proposto alcune priorità per noi essenziali. La sfida del diritto al cibo, pensando anche all’occasione costituita da Expo 2015; un ruolo positivo dell’Europa nella definizione di una nuova agenda globale e di un nuovo framework per lo sviluppo per il post 2015; il tema degli attori privati nello sviluppo, analizzandone opportunità e rischi, non dimenticando il ruolo unico dell’APS e il rispetto degli impegni internazionali. Infine, la migrazione vista nella sua quotidiana emergenza, ma anche come opportunità e fattore abilitante dello sviluppo. In particolare crediamo che su questo tema “difficile” l’Europa non possa più ignorare o volgere lo sguardo altrove di fronte alle tragedie che si consumano in un mare che è anche europeo. Al contrario essa deve pensare alla regione Euromediterranea come una grande opportunità per rilanciare una nuova stagione di cooperazione e integrazione. Si tratta di una sfida ineludibile che riguarda tutte le politiche europee anche in termini di coerenza, interesse lungimirante e sicurezza comune.
Su queste priorità, in dialogo con il MAE e la Commissione Europea, abbiamo definito
un programma di eventi e di attività che saranno resi possibili anche grazie al loro supporto.
Cominceremo il 14 e 15 luglio a Firenze in occasione dell’incontro informale dei ministri dello sviluppo europei, dove proporremo due eventi.
Il primo, sul diritto al cibo il pomeriggio del 14, mentre il 15 mattina presenteremo con le altre Piattaforme del Sud Europa di CONCORD
un primo documento di lavoro sulla cooperazione euro mediterranea.
Parteciperemo infine il 15 pomeriggio in modo attivo e propositivo al
dialogo che si svolgerà nell’ambito dell’“evento aperto” con i ministri europei, organizzato dal MAE sul ruolo degli attori privati nello sviluppo.
Invitiamo tutti a partecipare a questi eventi e ai molti che percorreranno tutto il semestre, consapevoli delle difficoltà, ma determinati nel sapere che per cominciare a costruire assieme l’Europa che vogliamo abbiamo bisogno delle risorse e delle idee e delle esperienze dei cittadini e delle cittadine.