A pochi giorni dall'avvio del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Ue, Amnesty International scrive al Governo chiedendo di sfuttare quest'occasione per realizzare cambiamenti importanti nel campo dei diritti umani e raccomandandosi su alcuni punti. (
http://www.euractiv.it/it/news/sociale/9459-presidenza-amnesty-italia-punti-su-diritti-umani.html)
Marta Bonucci
“Raccomandazioni alla presidenza italiana dell'Unione europea”, questo il nome del documento che Amnesty International invia all'Italia alla vigilia del semestre. L'obiettivo, si legge nel documento, assicurare che l'Ue sviluppi una strategia interna sui diritti umani che ne contrasti le violazioni, sia all'interno delle frontiere che all'esterno.
Tema che l'Italia dovrebbe avere particolarmente a cuore, soprattutto se si parla di immigrazione. “Mentre l'Europa erige barriere più alte nel tentativo di tenere fuori migranti e rifugiati, in mare si perdono vite umane. L'Italia conosce troppo bene i pericoli insiti nel voltare le spalle alla realtà dell'immigrazione. Speriamo che, con la sua esperienza in materia, la presidenza italiana sia in grado di riuscire dove altri hanno fallito e di assicurare un approccio basato sulla protezione più che sulla sicurezza nella gestione dell'immigrazione, per rispettare i diritti umani e salvare vite umane”, dichiara Gianni Rufini, direttore generale di Amnesty International Italia, presentando le raccomandazioni in vista della presidenza.
Il documento, 20 pagine di raccomandazioni, affronta diversi diritti considerati a rischio, secondo Amnesty: non solo “la discriminazione e la violenza contro i rifugiati e i migranti”, ma anche “le comunità rom, le persone Lgbti e le donne continuano a essere diffuse. È ora di cambiare” conclude Rufini.