L’organizzazione umanitaria INTERSOS dà inizio a un intervento di assistenza socio-sanitaria in Italia. Parte oggi a Crotone, in Calabria, il “Progetto Mesoghios” che offre assistenza medica e servizi socio-legali a migranti, richiedenti asilo e italiani che vivono in condizioni di povertà e marginalità. Per questo intervento è stato firmato un protocollo d’intesa tra INTERSOS e l’Azienda Sanitaria Provinciale di Crotone, e costruita una collaborazione tra importanti realtà locali: la Cooperativa Agorà Kroton, Kroton Community, Baobab, LILT di Crotone e AUSER Crotone.
Questo progetto nasce dalla consapevolezza che esiste un’urgenza sociale che si sta consumando sotto i nostri occhi. A oggi, quasi un terzo della popolazione italiana è a rischio povertà o esclusione, con una concentrazione allarmante nel Mezzogiorno¹ .
“Lavoriamo nei contesti di crisi, in quei paesi da cui migliaia di persone fuggono per guerre, violenze e povertà, per cercare rifugio nel nostro paese e nel resto d’Europa. Conosciamo le drammatiche condizioni da cui scappano, vogliamo che i diritti all’accoglienza e all’assistenza medica siano loro garantiti.
Siamo davanti a un’emergenza che ci coinvolge da vicino e colpisce fasce sempre più deboli e vulnerabili della popolazione: migranti, richiedenti asilo, ma anche famiglie italiane che stanno soffrendo pesantemente gli effetti della crisi e che si ritrovano a non aver accesso ai servizi medici e sociali di base².” Così Marco Rotelli, Segretario Generale di INTERSOS, spiega le ragioni che hanno portato al “Progetto Mesoghios”.
La scelta del nome Mesoghios,‘Mediterraneo’ in greco, esprime la centralità dell’area mediterranea in questo fenomeno contemporaneo e globale.
Il progetto prevede, a Crotone, un poliambulatorio che, grazie a un team di medici, infermieri, mediatori culturali e assistenti sociali, offre assistenza medica e supporto socio-legale alle persone che vivono in condizioni di marginalità e disagio sociale. Inoltre, grazie a una clinica mobile, assistenza medica viene garantita anche fuori dalla città, nell’area della provincia e agli ospiti di diversi centri locali di accoglienza integrata, inseriti nel Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR).
L’obiettivo del progetto è quello di dare vita a un modello riproducibile di servizio socio-sanitario, che non si sostituisca al servizio sanitario pubblico, ma che anzi lo supporti e lo integri, al fine di creare un reale valore positivo e un vantaggio per la struttura sociale che lo accoglie e che possa incidere positivamente sulle politiche pubbliche stesse.
Crotone costituisce il punto di partenza dell’intervento di INTERSOS in Italia: la crisi economica e la recessione hanno colpito questa provincia che oggi registra un tasso di disoccupazione che supera il 25% e un numero di disoccupati che raggiunge i 15.000³. Inoltre Crotone ospita il secondo Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo d’Europa (il CARA di Sant’Anna), che al momento vede la presenza di oltre 1.500 persone, e la Commissione Territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale. Per questo motivo, migliaia di rifugiati e richiedenti asilo transitano ogni anno nella città per le procedure burocratiche di rinnovo del permesso di soggiorno.
INTERSOS è un’organizzazione umanitaria che opera in contesti di emergenza a favore delle popolazioni in pericolo, vittime di conflitti armati e calamità naturali. In 20 paesi nel mondo, INTERSOS porta primo soccorso per salvare vite umane e assistere i più vulnerabili: donne, bambini, anziani e disabili. Organizza distribuzioni di alimenti e generi di prima necessità, coordina e gestisce campi rifugiati e sfollati e centri d’accoglienza, soccorrendo le persone meno protette e più deboli.
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