È un neologismo coniato da Legambiente che indica quei settori della criminalità organizzata che hanno scelto il traffico e lo smaltimento illecito dei rifiuti, l'abusivismo edilizio e le attività di escavazione come nuovo grande business in cui sta acquistando sempre maggiore peso anche i traffici clandestini di opere d’arte rubate e di animali esotici. (http://www.legambiente.it/temi/ecomafia)

Dal 1994 L’Osservatorio Nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente svolge attività di ricerca, analisi e denuncia del fenomeno in collaborazione con tutte le forze dell'ordine (Arma dei Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato e delle Regioni a statuto speciale, Capitanerie di porto, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Direzione investigativa antimafia), l'istituto di ricerche Cresme (per quanto riguarda il capitolo relativo all'abusivismo edilizio), magistrati impegnati nella lotta alla criminalità ambientale e gli avvocati dei Centri di azione giuridica di Legambiente.

Tra le pubblicazioni annuali il Rapporto Ecomafia e il dossier Mare Monstrum che raccontano le storie e i numeri degli assalti mafiosi all'ambiente. Rifiuti s.p.a. sono invece i dossier che denuciano il giro d'affari criminale legato allo smaltimento dei rifiuti.

Per combattere le Ecomafie chiediamo da tempo, insieme a un ampio schieramento di soggetti istituzionali e a migliaia di cittadini, l’introduzione dei delitti ambientali nel Codice penale.

Dal novembre 2007 promuoviamo il “Comitato per la verità” sui traffici nazionali e internazionali di rifiuti e materiali radioattivi affinché venga accertata la verità sugli affondamenti sospetti di navi lungo le coste italiane www.navideiveleni.it.

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