Cresce il numero degli italiani che lasciano al sociale parte del proprio testamento. Lo rivela un sondaggio condotto da alcune onlus italiane tra 700 notai. A donare soprattutto le donne, ma l’Italia è in ritardo rispetto ad altri paesi. La metà dei lasciti è fino ai 20 mila euro, ma in alcuni casi superano anche i 100 mila. (
http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/461945/Testamento-solidale-in-10-anni-lasciti-cresciuti-del-15-per-cento)
Roma. Cresce il numero degli italiani che lasciano al sociale parte del proprio testamento: negli ultimi 10 anni sono il 15 per cento in più, nella metà dei casi il valore del lascito è minore di 20 mila euro ma si arriva anche a superare i 100 mila e a donare sono sopratutto le donne, i loro lasciti riguardano il 60 per cento del totale. È quanto ha rilevato un sondaggio effettuato da Testamento solidale, un comitato promosso da 9 organizzazioni (ActionAid, Ail, Aism, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d’Oro e Save the Children, Amref, Università Campus Bio-Medico e Operation Smile Italia), in collaborazione con il Consiglio nazionale del notariato su un campione di 700 notai (il 14 per cento della categoria). I dati sono stati presentati in occasione della presentazione della mostra “Italiani brava gente, storie di generosità tra passato e presente” inaugurata oggi a Roma. Una mostra che racconta i testamenti di personaggi storici e i lasciti di persone comuni che hanno aiutato a costruire o mantenere in vita idee e progetti.
Sono le donne a fare la differenza. Secondo un notaio su 5 tra gli intervistati, negli ultimi 10 anni si è registrato un aumento delle donazioni. Per l’80 per cento dei notai intervistati, la propensione a donare è cresciuta del 10 per cento dal 2004 ad oggi, ma secondo un 15 dei notai, avrebbe raggiunto anche il 15 per cento rispetto al passato. In Italia, sono le donne a fare la differenza, affermano i dati raccolti da Testamento solidale: tra coloro che hanno predisposto un lascito con il loro testamento due su tre sono donne, il 63,8 per cento dei casi. Per quanto riguarda il valore delle donazioni, la metà delle stesse è al di sotto dei 20 mila euro, un lascito su quattro ammonta a una cifra compresa tra i 20 mila e i 50 mila euro. Il 18,1 per cento dei lasciti invece ha un valore che va dai 50 mila ai 100 mila euro, mentre solo una piccola fetta, pari al 8,5 per cento dei lasciti effettuati, supera i 100 mila euro. Infine sono “solo una ristretta cerchia” coloro che donano cifre “davvero eccezionali” attraverso cessioni di beni immobili o patrimoni rilevanti.
“Gli italiani, nella grande maggioranza dei casi, scelgono di dare il proprio contributo con somme contenute – spiega Rossano Bartoli, portavoce del Network Testamento Solidale -. Un gesto semplice, un atto di amore alla portata di tutti e che non lede i diritti dei propri cari. I lasciti, anche i più piccoli, fanno la differenza nel lavoro quotidiano delle organizzazioni e oggi una fetta crescente di italiani inizia a discuterne concretamente e vuole saperne di più”.
Cresce la curiosità degli italiani sui lasciti solidali. “Gli italiani sono sempre più interessati ad approfondire il tema dei lasciti solidali - spiega Albino Farina, consigliere responsabile dei rapporti con il Terzo settore e con le associazioni dei consumatori del Consiglio nazionale del notariato -, in ciò il ruolo sociale del notaio diventa cruciale per fornire informazioni, senza alcun vincolo o impegno”. Secondo i dati raccolti dal sondaggio, sulle ultime volontà “prevalgono ragioni personali nel 70 per cento dei casi, la sensibilità a una causa è legata a una vicenda o un problema sociale di cui si è direttamente avuto esperienza nella vita. La vicinanza in vita a una specifica associazione spinge a donare con il proprio testamento il 20 per cento delle persone”. Nonostante la crescita dei lasciti evidenziata dalla ricerca, il ritardo dell’Italia rispetto ad altri paesi è forte. Secondo l’indagine Gfk Eurisko-Testamento Solidale, infatti, “gliover 55 hanno una bassa propensione al testamento(15,8 per cento), di gran lunga inferiore a paesi come la Gran Bretagna dove si attesta intorno all’80 per cento e agli Stati uniti con il 50 per cento”. Riguardo all’Italia, soltanto l’8 per cento degli italiani over 55 ha fatto testamento, solo il 5 per cento è intenzionato a farlo e il 6 per cento invece è incerto.
Per rispondere a chi non sa ancora come fare per destinare il proprio lascito solidale, le organizzazioni promotrici hanno creato un
sito internet con tutte le informazioni necessarie. “Fare un lascito solidale significa garantire cibo, salute e istruzione a milioni di bambini - dichiara Rossano Bartoli, portavoce del Network Testamento Solidale e segretario generale Lega del Filo d’oro -. Vuol dire aiutare le persone con disabilità ad integrarsi al meglio nei territori in cui vivono, fornendo servizi socio-sanitari adeguati e sostenere la ricerca scientifica contro malattie come la leucemia e la sclerosi multipla. Il lascito è un atto non vincolante, che può essere ripensato, modificato in qualsiasi momento e senza che vengano in alcun modo lesi i diritti legittimi dei propri familiari”.