Il VIS (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo) e la Federazione SCS (Servizi Civili e Sociali) insieme per rispondere all’emergenza Migranti.
Roma. La ong VIS e la Federazione SCS, le due realtà civilistiche dei Salesiani, hanno dato vita il 29 maggio scorso ad un tavolo operativo per coordinare in sinergia le iniziative a favore dei migranti che in questi giorni arrivano a migliaia sulle coste siciliane. Le due realtà salesiane stanno elaborando un piano d’intervento con diverse azioni a medio e lungo periodo per potenziare le attività già esistenti e ad avviarne di nuove così da poter rispondere ad altri bisogni.
“La classica divisione tra ONG che implementano programmi nei paesi del Sud del mondo e Onlus che si occupano dei poveri e dei migranti in Italia è una divisione non più adeguata a rispondere efficacemente alle situazioni di povertà con cui confrontarsi. Nord e Sud sono sempre meno distinti, sempre più “mescolati” e i centri e le periferie del mondo non sempre hanno caratterizzazioni geografiche nette e definite.- dichiara il presidente del VIS Nico Lotta – I migranti stanno giungendo nel nostro paese sempre più numerosi e siamo quindi chiamati a confrontarci con le problematiche legate alla loro accoglienza.
Abbiamo intenzione di farlo insieme alla Federazione SCS studiando e realizzando progetti che coinvolgeranno, sia le comunità salesiane di accoglienza in Italia e nel resto dell’Europa sia le “comunità di partenza” in quei paesi dove storicamente siamo presenti. Primo interlocutore con cui sviluppare un lavoro comune è per noi la Federazione SCS che da anni opera nell’ambito dell’accoglienza dei migranti e, più in generale, di tutte le persone in situazioni di emarginazione e disagio. In quest’ottica il VIS sta recependo la disponibilità dei propri Comitati Regionali per realizzare Comunità di accoglienza in stretta sinergia con le altre realtà salesiane territoriali."
Soddisfatto e fiducioso anche il Presidente dell’SCS, Don Giovanni D’Andrea “Quello che più ci sta a cuore è la situazione dei minori non accompagnati. Alcuni vivono la condizione di girovaghi in cerca di speranza. Questo può rappresentare un rischio anche per la loro incolumità perché facilmente reclutabili da persone senza scrupoli e con fini illegali che attentano alla loro dignità calpestando i loro diritti. La nostra organizzazione ha chiesto agli enti associati che gestiscono le 32 “Case famiglia” di potenziare il sistema di accoglienza dei Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) . Altra azione è quella di lavorare in forte sinergia col VIS per realizzare nuove realtà di accoglienza per i migranti. E’ importante – conclude il presidente dell’SCS - riuscire a fare sistema e coordinare le tante iniziative che già facciamo in Italia e nel Mondo, per far questo chiediamo anche generosità e disponibilità dei tanti “amici di Don Bosco” che vivono in Italia e non solo”.
Il 19 giugno si svolgerà a Roma il prossimo incontro del tavolo operativo congiunto.