A breve sarà riconosciuta la cittadinanza ai figli nati in Italia di rifugiati con asilo. Lo ha annunciato il sottosegretario all'Immigrazione Domenico Manzione, anticipando l'intenzione del ministero dell'Interno di emettere quanto prima una circolare interpretativa in merito. (
http://www.euractiv.it/it/news/sociale/9342-immigrazione-ius-soli-anche-per-figli-di-rifugiati.html)
Chiara Teofili
Secondo quanto riferito dal sottosegretario Manzione a margine di un convegno sul diritto d’asilo organizzato alla Camera dei Deputati dall’Anfaci, Associazione nazionale dei funzionari dell'amministrazione civile dell'Interno, il Viminale intende emanare entro "pochi giorni, o poche settimane al massimo" un documento che mira al riconoscimento della cittadinanza ai bambini nati in Italia da genitori a cui è stato garantito l'asilo politico.
In questo modo, il provvedimento estenderebbe ai figli di rifugiati con asilo la validità dello “ius soli”, che attualmente si applica solo a chi è nato nel territorio italiano da genitori ignoti o apolidi.
Proseguono, intanto, le polemiche sulle responsabilità nella gestione dell'emergenza migratoria mentre in Sicilia continuano a sbarcare navi cariche di profughi soccorsi dalla Marina militare al largo delle coste italiane.
Nelle scorse ore il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha affermato che "Mare Nostrum deve diventare una missione Ue". Il Mediterraneo, ha sottolineato il ministro, "non è un confine italiano, ma europeo, e chi scappa non scappa per venire in Italia, ma fugge da situazioni di fame e guerra".
Sul tema si è espresso anche il ministro degli Esteri Federica Mogherini, spiegando che l'azione sulle "cause di fondo dei flussi migratori e dei flussi dei richiedenti asilo" è una delle priorità individuate dal governo in vista del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea.
In occasione del Consiglio dei ministri Ue per gli Affari interni in corso in queste ore Lussemburgo, Amnesty International dichiara, tramite una nota, che "gli sforzi dell'Italia attraverso l'operazione Mare Nostrum devono essere lodati, ma l'Italia non puo' essere lasciata sola a portare avanti questo lavoro fondamentale per salvare vite umane".
"Gli stati membri - continua la nota diffusa dall'organizzazione non governativa - dovrebbero impegnarsi a rafforzare le operazioni di ricerca e salvataggio, per assicurare la sostenibilità di questo intervento umanitario fondamentale".