Venerdì l’incontro promosso da Cesvot con i rappresentanti nazionali delle associazioni e il sottosegretario al welfare Luigi Bobba.
- Gelli: “Il mondo del volontariato sia protagonista di questo processo”
- Bobba: “serve un welfare partecipativo e comunitario, inclusivo e più equo”
Firenze. Il servizio civile universale, la nuova legge sull’impresa sociale, la revisione della Legge quadro sul volontariato, l’abolizione del tetto del 5 per mille, la revisione delle normative fiscali. Sono stati questi i principali temi affrontati al Convitto della Calza di Firenze in occasione del convegno nazionale promosso da Cesvot: ““Disegniamo il futuro. Proposte per la riforma del Terzo settore” con la partecipazione del Sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Luigi Bobba.
L’incontro è stato organizzato per presentare al Governo i contributi del Terzo settore al documento “Linee guida per la riforma del Terzo settore” diffuse via Twitter dal presidente del Consiglio Matteo Renzi il 12 maggio scorso e destinate a confluire nel Disegno di Legge delega che sarà approvato dal Consiglio dei Ministri il giorno 27 giugno.
“Da anni auspichiamo una riforma – sostiene Federico Gelli, presidente di Cesvot – che si è sempre arenata nell’alternarsi degli esecutivi e non è mai stata presa seriamente in considerazione. Se vogliamo davvero essere incisivi nell’avviare un cambiamento radicale economico, sociale, culturale ed istituzionale non possiamo trascurare il Terzo settore che in Italia conta 300mila organizzazioni e quasi 5miloni di volontari. Un patrimonio che arricchisce questo Paese di diritti, di solidarietà e di intraprendenza e di partecipazione. Le centinaia di persone presenti oggi dimostrano quanto sia forte l'interesse e la volontà di essere protagonisti di questo processo”.
Le linee guida si articolano, infatti, sulle richieste che da anni il Terzo settore rivendica come prioritarie: riforma del Libro I Titolo II del Codice Civile; aggiornamento della 266/91 sul Volontariato anche in riferimento ad una promozione e razionalizzazione del sistema dei Centri di Servizio per il volontariato; istituzione di un’Authority del Terzo settore; coordinamento tra la disciplina civilistica, le singole leggi speciali e la disciplina fiscale; riforma dell’impresa sociale; servizio civile nazionale universale fino ad un massimo di 100mila giovani l’anno e con la partecipazione degli stranieri; eliminazione e stabilizzazione del 5 per mille.
“Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi – ha dichiarato Bobba - ha lanciato un grande progetto di riforma e, soprattutto, una chiamata alla responsabilità del vasto mondo associativo volontario cooperativo che rappresenta uno dei talenti del Paese che continua a vivere nella operosità che molti cittadini mettono in campo per rendere migliore la vita di tutti.
Serve dunque una normativa che sia innovativa e ridia ordine ad un campo piuttosto disordinato e, soprattutto, che apra nuove strade ad un soggetto no profit che diventa anche soggetto economico, di economia sociale.
Un soggetto che sia capace di fare impresa sociale, che apra nuove strade di cittadinanza come la proposta di apertura sul servizio civile universale: 100 mila giovani, una grande scuola di cittadinanza e di appartenenza alla propria comunità. Il nostro impegno è anche per costruire, insieme a questa grande rete di associazioni, un welfare partecipativo e comunitario, inclusivo, più equo e attento ai cittadini più deboli, capace di guardare ai nuovi bisogni della collettività.”
Oltre al presidente di Cesvot Federico Gelli ed al sottosegretario Luigi Bobba, erano presenti Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana, Pietro Barbieri portavoce Forum del Terzo settore, Fabrizio Pregliasco presidente Anpas, Roberto Trucchi presidente Confederazione nazionale delle Misericordie e Monica Poletto presidente CDO Opere Sociali.
Cristiana Guccinelli, Resp. Ufficio stampa Cesvot