Il colloquio di IRIS verso L'EUROPA. c'è anche ET. Si tiene il 23 e 24 maggio l’ottava edizione del colloquio scientifico di Iris Network, la rete degli istituti di ricerca sull’impresa sociale. Un appuntamento nato dall’esigenza di promuovere percorsi di studio e di riflessione in grado di cogliere gli elementi di innovazione che caratterizzano lo sviluppo dell’impresa sociale in Italia. ETicaNews è media partner del convegno, che quest’anno fa visita per la prima volta al Centro Italia, e precisamente a Perugia, dopo aver viaggiato dalla sua nascita tra Settentrione e Mezzogiorno. (http://www.eticanews.it/2014/05/a-perugia-il-punto-sullimpresa-sociale/)

«È l’occasione per dare il benvenuto a un nuovo socio della rete, proprio nella città umbra – racconta a ET. Flaviano Zandonai, segretario di Iris e anfitrione dell’evento -. Il Centro inoltre, rispetto al non profit e all’impresa sociale, è un contesto interessante, e tutto sommato le sue peculiarità si conoscono poco». I contributi che saranno presentati – selezionati attraverso una call for papers – hanno sia un taglio empirico che teorico-concettuale. E sono stati raccolti in cinque grandi temi che verranno approfonditi nelle sessioni parallele: 1) impresa sociale, innovazione e impatto sociale; 2) imprese sociali, politica locale e cooperazione nel settore pubblico; 3) finanza e impresa sociale: strumenti e prospettive di sviluppo; 4) impresa sociale: profili identitari e giuridici; 5) modelli gestionali e di servizio dell’impresa sociale.

Le macro aree evidenziano una attenzione più marcata di altri anni sul lato «aziendale». Senz’altro un passo in avanti per portare le imprese sociali a sviluppare adeguatamente efficienza ed economicità, e aiutarle a posizionarsi sul mercato con solidità. Su questo punto c’è non solo l’impronta del partner del colloquio di quest’anno, e cioè il Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Perugia, ma anche, come spiega Zandonai, «una produzione scientifica sul lato dell’economia aziendale sempre più spinta, sia dal punto di vista di chi lavora sul lato delle organizzazioni non profit, come impresa sociale, sia di chi comincia a lavorare sul tema delle imprese for profit in senso sociale. La crescita di interesse di questo ambito è un fattore stimolante: quando le discipline si arricchiscono e si contaminano è sicuramente positivo».

A margine del Colloquio dello scorso anno gli elementi di interesse emersi e segnalati a ET. dal segretario di Iris erano stati: la specificità delle proposte, sempre più mirate e dettagliate, e un nuovo approccio orientato alla sostenibilità, non solo sociale. Quest’anno il cartellone indica, invece, «da un lato un certo ritorno al tentativo di ricollocare l’esperienza dell’impresa sociale nei processi di sviluppo economico locale, che è un tema classico. Azzardando un po’ si potrebbe dire che i territori che sono usciti dalla crisi ricominciano a essere dei fattori di sviluppo. Dall’altro lato c’è una questione non legata ai contenuti ma alla partecipazione: vale a dire che c’è sempre più una quota di ricercatori sui generis, non accademici, che vengono da organizzazioni non profit, imprese sociali, scienze e studi aziendali. Questa cosa dimostra che il tema del produrre conoscenza sull’impresa sociale interessa ad ampio raggio, ed è coerente con le prospettive di finanziamento di programmi di ricerca, come Horizon 2020, che dicono che deve esserci più convergenza tra impresa e ricerca».

Un caso interessante che segnala Zandonai è quello di Maurizio Busacca, ricercatore dell’Università di Venezia, ma anche cooperatore e imprenditore sociale, che ha realizzato un paper – per la rivista Impresa Sociale - che riguarda le origini storico culturali del concetto di innovazione sociale, «una prospettiva crossroad tra la produzione scientifica vera e propria e i processi di sviluppo».

Zandonai, invece, presenterà un paper intitolato: “Verso l’impresa di comunità: l’apporto della cooperazione tra institution building e rebranding“. Secondo l’autore, «c’è sempre più enfasi, oggi, sulla cooperativa e sull’impresa di comunità. Ma c’è da capire se trattare questo processo come la nascita di una nuova forma di impresa – cooperativa o non – che ha questa enfasi comunitaria nella sua dimensione costitutiva, oppure se considerarlo una specie di etichetta da applicare a diverse forme organizzative che trovano nell’elemento comunitario una dimensione di mission ma non una forma istituzionale vera e propria. Il tentativo è di mettere insieme un po’ di esperienze diverse per cercare di dare una risposta. Per quanto mi riguarda è probabilmente la seconda, che mi sembra anche più interessante per favorire politiche di sviluppo locale agendo su leve organizzative diverse senza dover per l’ennesima volta normare una cosa nuova. Tuttavia è stata presentata pochi giorni fa una bozza di legge da alcuni consiglieri della Regione Puglia per istituire le cooperative di comunità. Insomma è un tema dibattuto e in evoluzione».

Tra gli altri relatori ci sarà anche ETicaNews, che presenterà con Duccio Martelli (Dipartimento di Economia, Università di Perugia) il paper dal titolo: «La finanza Sri in Italia: un’opportunità da cogliere», che riprenderà e valorizzerà il dossier «Caccia allo Sri» realizzato da ET nelle scorse settimane, cercando di capire con i partecipanti al Colloquio il perché quella che all’estero è già un’asset class di lungo periodo, in Italia ancora non trova una domanda e, soprattutto, un’offerta.

Il convegno di Perugia si concluderà con quello che si propone come uno degli appuntamenti più interessanti della due giorni. Ce lo spiega ancora Zandonai: «Nella sessione finale vogliamo presentare un position paper di Iris Network sul futuro della ricerca dell’impresa sociale in prospettiva europea, per posizionare la comunità scientifica italiana sull’impresa sociale anche verso Horizon 2020 e per capire che contributo può dare la ricerca nello sviluppo nel prossimo futuro di questo settore, in particolare dal punto di vista comunitario. Tra gli altri, ne parleremo con Mario La Torre, membro della task force del G8 sull’impact investing».

Le iscrizioni per Perugia sono aperte fino al 16 maggio. Chi invece non potrà essere presente avrà la possibilità di seguire i lavori su Twitter attraverso l’hashtag #colloquio14 e il live twitting di ETicaNews, che coprirà le due sessioni speciali del venerdì pomeriggio («Il nuovo Censimento Istat sulle istituzioni non profit: quali indicazioni per la ricerca» e «Rigenerazione di spazi pubblici, industria culturale e sviluppo urbano: un bacino di innovazione sociale») e la plenaria finale del sabato mattina.

Felice Meoli

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