Gardini «Troppi gli indicatori in calo. Metabolizzare la crisi e dare al paese visione di futuro. Cooperative lavorano a welfare inclusivo in collaborazione con il pubblico». (http://www.confcooperative.it/txtlstvw.aspx?LstID=5c8750c3-709c-43d6-bf01-df632c70e3bf)

“Dal 2008 a oggi tanti troppi indicatori sono in calo: i consumi sono calati del 7%, la propensione al risparmio é scesa dal 12,1% all'8,2%. Il ceto medio La sensazione soggettiva di impoverimento del paese é percepita da oltre 2 italiani su 3, tanto che a essere toccati dalla crisi ci sono le fasce deboli, ma anche il ceto medio e medio alto". Sono alcuni dei dati che emergono dal rapporto Ermeneia - Assimoco sul Neo-Welfare.

«Molti parlano di welfare, ma pochi agiscono concretamente, mentre cooperatori e cooperative si caricano sulle spalle pezzi di Paese con tutte le esigenze e i bisogni dei territori in cui operano». Lo dice Maurizio Gardini intervenendo alla presentazione del Rapporto alla biblioteca della Camera dei deputati.

«Dobbiamo passare – continua Gardini – dalla cultura dell'emergenza alla cultura della preparazione, perché ci sia maggiore capacità di fare prevenzione. Abbiamo necessità di riqualificare la spesa pubblica, e proprio come fanno le imprese e le famiglie, siamo chiamati a fare più di prima spendendo meno di prima».

«Sulla riqualificazione della spesa sul welfare noi proponiamo di spostare l'1% di risorse dalla sanità al sociale. Dobbiamo lavorare per evitare l'affollamento degli ospedali. Riteniamo – aggiunge Gardini – che la parola d'ordine sia costruire un welfare partecipativo, inclusivo e non in contrapposizione con il pubblico. Non possiamo pensare alla reinternalizzazione dei servizi. Se fosse così vorrebbe dire che il paese ha la testa voltata all'indietro».

«Dobbiamo lavorare, e le cooperative lo stanno facendo, a sperimentare nuove strade, tra queste c'é il welfare di conciliazione, per dare risposte ai bisogni delle famiglie. Dobbiamo sforzarci di metabolizzare la crisi e ipotizzare – conclude Gardini – una nuova visione per lavorare a un grande processo di costruzione del futuro per dare prospettive di sviluppo al nostro Paese e occupazione ai giovani».

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