Dal 19 maggio MSF consegna le richieste all’assemblea generale OMS. Ultima settimana per firmare su www.msf.it/TBmanifesto.

Cinquantamila firme per fermare la tubercolosi multiresistente ai farmaci, forma letale dell’antico “mal sottile” la cui allarmante diffusione rappresenta oggi una delle più gravi minacce per la salute globale. A una settimana dall’assemblea generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, a Ginevra dal 19 al 24 maggio, Medici Senza Frontiere (MSF) lancia l’ultimo appello a firmare il TB-Manifesto “Curami, Salvami” per chiedere migliori trattamenti per la TB multiresistente, migliore accesso alle cure e gli investimenti necessari per realizzare tutto ciò. A Ginevra MSF presenterà queste richieste ai leader della salute globale, insieme alle firme di medici, pazienti e società civile raccolte in ogni parte del mondo, tra cui l’Italia. A oggi più di 35.000 persone hanno già aderito alla campagna, ma l’obiettivo è arrivare a 50.000: ancora per una settimana, si firma online su www.msf.it/TBmanifesto.

La tubercolosi multi-resistente vede ogni anno 500.000 nuovi casi in ogni parte del mondo. Solo una persona su cinque riceve il trattamento e dopo due anni di cure, 10.000 pillole, 8 mesi di iniezioni quotidiane – con effetti collaterali gravissimi e un costo di circa 4.000 dollari a paziente – solo il 50% guarisce.

Lo sa bene Siyabulela Qwaka, che proprio in questi giorni sta celebrando la fine del proprio trattamento nella clinica MSF di Khayelitsha, a Cape Town, South Africa. Quando i dottori gli hanno diagnosticato la forma più grave di questa malattia (XDR-TB), due anni fa, pensava di aver ricevuto una sentenza di morte. Ha intrapreso un devastante percorso di trattamento: una manciata di pillole ogni giorno per due anni, mesi di iniezioni giornaliere talmente dolorose da faticare a sedersi. Gli effetti collaterali dei farmaci includono nausea, vomito e – per alcuni – la perdita permanente dell’udito. Ora il trattamento di Siyabulela è terminato. Ha trovato un nuovo lavoro ed è pieno di speranza. Ma appena il 13% dei pazienti con la tubercolosi estensivamente resistente ai farmaci vedrà lo stesso risultato positivo.

“Questa è una malattia da eroi” ha detto Siyabulela Qwaka, paziente MSF guarito dalla TB “Se puoi sconfiggerla, significa che puoi sopportare tutto.”

“Dobbiamo vedere più successi come quello di Siyabulela” ha detto Stella Egidi, responsabile medico di Medici Senza Frontiere “Oggi, meno del 20% dei pazienti con TB multiresistente riceve una diagnosi e un trattamento efficace. Le cure sono devastanti e il tasso di guarigione è solo del 50%. Oggi abbiamo una grande opportunità: mezzi diagnostici migliori stanno uscendo sul mercato e nuovi farmaci sono in fase di ultimazione. Ma per invertire le sorti della malattia serve una forte volontà politica. Se facciamo sentire insieme le nostre voci, possiamo trasformare le richieste di questo Manifesto in realtà.”


LA TUBERCOLOSI IN NUMERI

La tubercolosi è una malattia antichissima, ma ancora oggi colpisce ogni anno circa 8 milioni di persone, di cui più di 1,3 milioni non sopravvivono, tanto da essere seconda soltanto all’HIV tra le malattie infettive letali. La tubercolosi è curabile, ma una risposta globale inadeguata ha consentito l’affermazione di nuove forme della malattia contro le quali i farmaci disponibili sono del tutto inefficaci. Secondo il recente rapporto di MSF “Il nuovo volto di una vecchia malattia”, diffuso all’avvio della campagna, ogni anno vengono individuati circa 500.000 nuovi casi di tubercolosi multi-resistente (MDR-TB) praticamente in tutti i paesi del mondo. Nonostante lo sviluppo di due nuovi farmaci – i primi in 50 anni – oggi, non importa dove vivi, non ci sono cure efficaci. E i trattamenti sono devastanti: due anni di cura, oltre 10.000 pillole (fino a 20 al giorno), otto mesi di dolorose iniezioni quotidiane, effetti collaterali gravissimi tra cui sordità e psicosi. I farmaci, pur con tutti questi limiti, costano ai sistemi sanitari circa 4.000 dollari a persona. E solo il 50% dei casi guarisce. Oggi solo una persona su cinque riceve il trattamento per la TB multi-resistente e la malattia killer, che si trasmette per via respiratoria ed è favorita da condizioni di vita precarie, può diffondersi indiscriminatamente.

Un terzo della popolazione mondiale, circa 2 miliardi di persone, è portatore della forma latente dell’infezione, e circa il 10% di loro sviluppa la malattia in forma attiva nell’arco della propria vita. MSF cura pazienti colpiti da tubercolosi in decine di paesi, come Armenia, Uzbekistan, Ucraina, India, Myanmar, Sud Africa, Swaziland, Lesotho. In Italia si contano ogni anno circa 7,5 nuovi casi su 100.000 persone, soprattutto nelle grandi città, con il 25% dei casi tra Roma e Milano e la Lombardia tra le regioni più colpite.

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