“Mettiamoci in gioco” è la campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo. L’iniziativa, nata nel 2012, vuole sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle reali caratteristiche del fenomeno e sulle sue conseguenze sociali, sanitarie ed economiche. (http://www.acli.it/le-notizie/reti-e-campagne/8351-mettiamoci-in-gioco#.U2yVNlf5GyE)

I promotori della campagna stimano tra i 5,5 e i 6,6 miliardi di euro annui i costi sociali e sanitari che il gioco d'azzardo patologico comporta per la collettività, e tra gli 88 e i 94 miliardi di euro il business dell'azzardo nel nostro paese per il 2012. Tanto che il gioco d’azzardo, con il 4% del pil prodotto, è la terza industria nazionale.

La spesa pro capite annua per ogni italiano maggiorenne va, a seconda delle stime, da 1703 a 1890 euro. Le persone che hanno problemi di dipendenza sono tra le 500mila e le 800mila, quelle a rischio sono quasi due milioni.

La campagna chiede allo Stato di frenare l’espansione di nuovi giochi, di rinunciare ad ampliare la raccolta e i ricavi derivanti dall’azzardo, di restituire un potere decisionale alle comunità locali che sono espropriate di ogni funzione di “governo” del fenomeno, di impedire la pubblicità del gioco d’azzardo e di inserire il gioco d’azzardo patologico all’interno dei Livelli essenziali di assistenza con una normativa volta a equiparare il diritto alle cure e l’accesso gratuito e diretto ai servizi già garantiti ad altre forme di dipendenza patologica.

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