E’ di qualche settimana fa la pubblicazione del saggio
“Impresa sociale e politiche di sviluppo e coesione nel Mezzogiorno: lo strumento della fondazione di comunità” di Gaetano Giunta (Ecosmed – Fondazione di Comunità di Messina) e Domenico Marino (Università Mediterranea di Reggio Calabria) sulla rivista Impresa Sociale.
Gli autori ricercano un modello che possa orientare azioni di policy nei territori del Mezzogiorno, aree caratterizzate – ben sappiamo – da un atavico ritardo di sviluppo e da un contesto con numerosi problemi di coesione sociale. Giunta e Marino individuano nella fondazione di comunità uno strumento per favorire una nuova modalità di espressione delle politiche sociali e dei servizi di interesse collettivo.
Nella prassi – specie dei paesi anglosassoni (USA e Inghilterra) e Germania – esistono diversi modelli di fondazione di comunità, dalle fondazioni e-bay (strumento neutro di raccolta e finalizzazione su richiesta dei fondi) alle fondazioni tematiche specializzate in azioni ben definite (welfare locale, microcredito, ecc.).
La fondazione di comunità qui intesa è un modello intermedio fortemente orientato verso una visione strategica del cambiamento, capace però di recuperare universalità nella responsabilità, attraverso dinamiche e metodologie partecipative che coinvolgono innanzitutto nella propria governance pezzi sempre più ampi delle comunità locali, dei cittadini, degli stakeholder territoriali e quindi della società nel suo complesso.
Buona lettura!
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