Roma, 29 maggio 2007 - Parte oggi in Commissione Esteri del Senato la discussione sul disegno di legge delega per la riforma della cooperazione presentato dal Governo. Le Ong aderenti al CINI (ActionAid International, AMREF, Save the Children, Terre des Hommes, VIS, WWF) ritengono che la riforma del sistema di cooperazione sia un passo fondamentale per la definizione di nuove politiche di solidarietà per riportare l'Italia al centro delle politiche internazionali per la lotta alla povertà e lo sviluppo sostenibile. "Nonostante la proposta sia ancora migliorabile", dichiara Raffaele K. Salinari, portavoce del CINI, "la presentazione da parte del Governo di un disegno di legge di riforma è un segnale dell'interesse delle istituzioni a dare risposta in tempi certi e brevi alla esigenza di rendere più coerenti, efficaci ed efficienti le attività di cooperazione". Le Ong del CINI auspicano pertanto che si arrivi in tempi rapidi all'approvazione del nuovo testo di legge, poiché lo strumento attualmente vigente, del 1987, è oramai totalmente superato e inadeguato alla realtà della cooperazione internazionale .
Il dibattito che prende avvio oggi è una grande opportunità per arrivare ad un sistema di cooperazione profondamente rinnovato. E' un segnale nella giusta direzione la creazione di un'agenzia dotata di autonomia gestionale e amministrativa. Il CINI auspica la creazione di un fondo unico per le attività di cooperazione, alimentato da risorse della fiscalità pubblica. Apprezziamo anche il riconoscimento del ruolo che le organizzazioni della società civile svolgono e chiediamo che siano previste forme sistematiche di consultazione nelle fasi di progettazione e attuazione delle attività di cooperazione.
La discussione sulla riforma della cooperazione si alimenta anche di altre iniziative legislative presentate da diversi gruppi politici. E' un fatto da apprezzare poiché segnala un rinnovato interesse delle forze politiche verso questo tema. Il CINI sente però la necessità di indirizzare un appello a tutte le forze parlamentari affinché assicurino la più spedita approvazione di un testo condiviso. Inoltre, è fondamentale che le organizzazioni della società civile vengano consultate in questa fase di discussione, anche in considerazione dello straordinario ruolo che le ONG hanno svolto per mantenere in vita il sistema della cooperazione italiano.