Dal 1° Maggio, festa dei lavoratori e del lavoro, parte una campagna di azione sociale delle Acli, "La forza (del) lavoro per sconfiggere povertà e diseguaglianze". (
http://www.acli.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=8862:la-forza-del-lavoro&Itemid=674#.U1DL0VfQ6yE)
L'iniziativa comincerà con la "Giornata circoli": feste, incontri, momenti di spiritualità per condividere con i cittadini e le comunità le proposte e le azioni delle Acli contro la crisi, spesso in rete con altre organizzazioni. La campagna proseguirà poi con iniziative nazionali e locali su tanti aspetti strategici, partendo dall'esperienza e dai tanti volti incontrati con le attività dei servizi e delle associazioni: l'Europa, i giovani, la lotta alla povertà.
«Sentiamo la pressante urgenza – spiega Stefano Tassinari, vice presidente nazionale delle Acli e responsabile Lavoro – di fronte a persone e famiglie sempre più provate e in difficoltà, di fronte al diffondersi di una sempre più forte depressione, di dire al Paese, a cominciare dalla nostra dimensione popolare, che possiamo farcela, ma se, e solo se, insieme cambiamo. Vogliamo ripartire dal lavoro e dal suo ruolo fondamentale per abbattere le tante, troppe iniquità, consapevoli della drammaticità della situazione, ma con uno sguardo di speranza su quanto si può fare».
La Costituzione italiana parla del lavoro (art. 4) come diritto e dovere, come una attività o una funzione che concorre al progresso materiale o spirituale della società. «Da questo punto di vista – conclude Tassinari – il lavoro va liberato da una sorta di oppressione che lo ha ridotto a sola merce e fattore considerabile solo se immediatamente redditizio, per riscoprirlo leva di un mondo più giusto e sostenibile, nel quale il futuro torni ad essere diritto di tutti e di ciascuno».
Materiali: il documento della Presidenza nazionale delle Acli, il depliant sintetico e il manifesto della campagna.