Conferenza di alto livello della Commission Europea. Nel corso della Conferenza ad alto livello «La garanzia giovani: trasformarla in realtà» ospitata dalla Commissione Europea, il Direttore Generale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), Guy Ryder ha definito la garanzia giovani europea come una misura concreta per collegare i giovani al mercato del lavoro e alla società. (http://www.ilo.org/rome/risorse-informative/per-la-stampa/comunicati-stampa/WCMS_240746/lang--it/index.htm)

Bruxelles. La drammatica crisi dell’occupazione giovanile a livello globale ed europeo è purtroppo ancora una realtà, ha dichiarato il Direttore Generale dell’ILO Guy Ryder durante un intervento alla conferenza.

A livello globale, il tasso di disoccupazione giovanile si attesta al 13,1 per cento, che in valori assoluti si traduce in 74,5 milioni di giovani disoccupati nel mondo, di cui 5,6 milioni in Europa. Se non si agisce in maniera decisa, questo tasso manterrà livelli allarmanti almeno fino al 2018.

«Se non prendiamo provvedimenti, i giovani nel mondo non riusciranno ad entrare nel mercato del lavoro, né a sviluppare il loro potenziale economico e quello delle loro famiglie. Oltre ad essere una tragedia di per sé, la disoccupazione giovanile ha ripercussioni sulle nostre economie e le nostre società non potranno beneficiare del dinamismo e dell’innovazione che i giovani portano nel mercato del lavoro. Questo è un fattore decisivo per la crescita e lo sviluppo sostenibile», ha avvertito Ryder. Per questo motivo il Direttore Generale ha apprezzato la decisione dell’Europa, guidata dalla Commissione Europea, di porre la questione dell’occupazione giovanile al primo posto delle agende politiche.

Ryder si è congratulato con la Commissione Europea e le istituzioni nazionali di tutta Europa per l’avvio dei sistemi garanzia giovani che rappresentano «una risposta innovativa a questa crisi giustamente indirizzata a quei giovani e a quei paesi tra i più duramente colpiti. I sistemi di garanzia sono strumenti flessibili che combinano diverse misure a seconda dei contesti nazionali, pur mantenendo l’obiettivo globale di «garantire» l’accesso ai servizi per l’impiego, la formazione e/o un’occupazione».

L’ILO collabora in svariati modi con la Garanzia giovani europea: formula raccomandazioni ai responsabili delle politiche proponendo metodologie per stimare i costi della Garanzia giovani e fornendo analisi relative agli investimenti necessari.

I sistemi per la garanzia giovani non sono la panacea. Per poter contribuire a rilanciare la domanda di cui ha bisogno l’economia globale per uscire dalla crisi e ripartire ad un ritmo più sostenuto, questi sistemi devono essere inseriti in un contesto di politiche che stimolino una crescita inclusiva e ricca di occupazione. «I sistemi garanzia giovani sono una misura concreta e necessaria per ridare speranza, per mettere i giovani in contatto con i mercati del lavoro e la società, per prevenire la perdita di competenze e garantire una prima esperienza di lavoro. Assicurano protezione in periodi di difficoltà e permettono ai giovani di acquisire le competenze di cui hanno bisogno per affrontare i mercati del lavoro di oggi, ai quali è più difficile che mai accedere per la prima volta», ha sottolineato Ryder.

Il Direttore Generale ha concluso offrendo il continuo supporto dell’ILO per le prossime fasi di implementazione e monitoraggio dei sistemi garanzia giovani, sia in Europa che in altre regioni del mondo. (ILO News)

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