Abrogazione del reato di clandestinità: la soddisfazione dell'UISP. La Camera approva DDL su pene alternative al carcere e depenalizzazione clandestinità. Parla C.Stinghi.

Con l’approvazione da parte della Camera dei deputati del ddl sulle pene alternative al carcere e la depenalizzazione dell'immigrazione clandestina, si apre una nuova fase per il nostro Paese in tema di diritti. “Siamo particolarmente soddisfatti per questo risultato, anche se per noi dell’Uisp è una prassi consolidata quella di far giocare tutti insieme e far praticare sport ad ogni persona – dice a caldo Chiara Stinghi, responsabile interculturalità Uisp – attraverso lo sport ci si incontra, si capiscono meglio i problemi comuni e ci si integra.

Lo sportpertutti Uisp nelle sue proposte ha sempre posto al centro la persona, senza distinzioni di sesso, provenienza geografica, storia personale. Le nostre proposte si stanno dirigendo sempre di più in una dimensione interculturale di integrazione in un’ottica di contaminazione reciproca. Questo provvedimento della Camera si indirizza verso valori universali di dignità e di rispetto.

Questa abolizione del reato penale di clandestinità fa ben sperare, ci auguriamo che l’Italia possa fare riuscire con nuove politiche di accoglienza a rivedere anche i piani per i rifugiati, per i richiedenti asilo ei minori stranieri, oltre che a chiudere i centri di identificazione e di espulsione come sono concepiti in questo momento".

Anche il Forum del Terzo settore, rete interassociativa della quale fa parte anche l’Uisp, plaude all’iniziativa parlamentare. "Il Forum del Terzo Settore accoglie con soddisfazione l’eliminazione del reato di clandestinità che in questi anni ha notevolmente inciso sia sulle condizioni degli stranieri che su quelle delle carceri italiane - commenta il portavoce Pietro Barbieri.

"Ormai da tempo attendevamo un’azione concreta che restituisse dignità e desse tutele a tutti i migranti che spesso, in fuga da situazione drammatiche nel loro paese di origine, si trovano poi qui a scontare pene pur senza avere di fatto commesso alcun atto illecito sul nostro territorio. Tuttavia - prosegue Pietro Barbieri - chiediamo alle Istituzioni che si continui a lavorare in un’ottica di lungo periodo, con l’impegno che anche in futuro vengano garantite condizioni di vita decorose, tutele e diritti ai tanti migranti che giungono in Italia, riuscendo a superare la sola visione di intervent o emergenziale".

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