La carenza di personale sanitario è un problema globale, in cui ogni Paese è
chiamato a fare la sua parte. Ne parliamo in due eventi AMREF che si terranno il
7 aprile a Roma e il 10 aprile a Milano.
Nel mondo mancano 7,2 milioni di operatori sanitari. La carenza di medici,
infermieri, ostetriche affligge sia i paesi "ricchi" come l’Italia, dove la
popolazione invecchia e le condizioni di lavoro peggiorano, sia i paesi
"poveri", dove i centri sanitari sono pochi e lontani; dove il personale,
formato in loco, tende poi a emigrare; dove le emergenze sanitarie sono
gravissime, basti pensare che per malattie facilmente curabili muoiono ogni
giorno in Africa 12mila bambini. La sfida è globale e i bisogni, a ogni
latitudine, sono strettamente interconnessi. Ma come far fronte a questa sfida
in un momento in cui la parola d’ordine è austerità? Nella seconda settimana
mondiale dedicata al personale sanitario – dal 7 all’11 aprile – AMREF,
impegnata nel progetto “Personale sanitario per tutti e tutti per il personale
sanitario” - sostenuto dal Ministero Affari Esteri, discute di
questo tema in due appuntamenti che si terranno a Roma e Milano.
A causa della crisi economico-finanziaria, dal 2008 in Europa l’austerità ha
inciso pesantemente sulla spesa pubblica, e su stipendi e indennità che
rappresentano oltre il 40% dei bilanci sanitari. Di questo passo nel 2020,
secondo la Commissione Europea, avremo una carenza di 1 milione di operatori
sanitari. In Italia il fabbisogno annuale di nuovi operatori sanitari è di
oltre 30mila unità. Nell’ultimo decennio si è sopperito a questa carenza anche
grazie al contributo degli operatori sanitari migranti, aumentati di 15 volte.
La tendenza, in Italia, si è invertita negli ultimi due anni, con un
dimezzamento degli aspiranti infermieri stranieri. Inutile sottolineare
quanto un sistema sanitario risulti instabile se dipende dai flussi migratori,
fortemente volatili, e che il nostro sistema sanitario non è più attrattivo
anche a causa dei tagli alla spesa pubblica e del forte logoramento delle
professioni (una recente, autorevole ricerca mostra come il 20% degli infermieri
italiani vorrebbe cambiare lavoro).
L'altro volto del problema è che ben 57 Paesi "poveri" – in maggioranza
in Africa – hanno carenze critiche di personale sanitario e un miliardo di
persone non vedrà mai un operatore sanitario nel corso della sua vita. Le
popolazioni dell’Africa, in particolare nella fascia sub sahariana, sono
quelle che maggiormente sopportano il peso delle principali malattie
infettive o trasmissibili esistenti al mondo. L’aspettativa di vita è di 56
anni. Condizioni strettamente connesse alla povertà e all’impossibilità dei
governi di rispondere in modo adeguato e congruente ai bisogni di salute della
popolazione. Il brain drain di personale sanitario da parte dei paesi più ricchi
non fa che aggravare ulteriormente il problema.
AMREF richiama l’impegno che anche il nostro Paese ha sottoscritto con il
Codice di Condotta dell’Oms per il reclutamento internazionale del
personale sanitario, che mette in relazione sanità, immigrazione e aiuto allo
sviluppo: ogni Paese è chiamato a investire nella formazione interna di
operatori sanitari piuttosto che drenare personale qualificato in altri Paesi -
europei e non - dove i sistemi sanitari sono più deboli; a formare e tutelare
gli operatori sanitari migranti; a sostenere lo sviluppo dei sistemi sanitari
nei paesi più poveri. Gli appuntamenti di Roma e Milano saranno
l’occasione per ribadire che c’è urgenza di rivedere le politiche di austerity e
quelle di aiuto allo sviluppo; puntare su un mercato unico europeo che tuteli la
libertà di movimento, ma che incentivi anche un'equa distribuzione degli
operatori sanitari; rilanciare le indicazioni del Codice OMS per rimettere una
prospettiva di salute pubblica al centro del dibattito sullo sviluppo e la
mobilità del personale sanitario.
*** Queste attività sono realizzate nell'ambito del progetto “Personale
sanitario per tutti e tutti per il personale sanitario!”, AID/9924/AMREF/ITA,
con il sostegno del Ministero Affari Esteri. La responsabilità dei contenuti
dell'attività è unicamente dei partner del progetto ***
Il programma
dell'incontro di Roma, 7 aprile 2014, ore 9.30-13.30 - presso Consiglio
Regionale del Lazio, sala Etruschi
Via della Pisana, 1301