E’ stata lanciata il 24 marzo scorso – nel corso di conferenze stampa che si sono tenute in contemporanea a Roma, Bruxelles, Atene e Parigi –
la campagna “New deal for Europe”, per un
Piano straordinario europeo per lo sviluppo sostenibile e l'occupazione. Per le Acli e per la Fai, co-promotrici dell'iniziativa, si tratta di una grande opportunità per rilanciare il progetto di un'Europa solidale e giusta.
Scritto da Simonetta De Fazi
E’ stata lanciata dalla società civile europea l'Iniziativa dei Cittadini Europei (Ice) per un Piano straordinario europeo per lo sviluppo sostenibile e l'occupazione.
Questa azione si rivolge alla Commissione europea, al futuro Parlamento, e quindi ai partiti impegnati nella campagna elettorale, per chiedere loro un impegno a rilanciare l'economia e l'occupazione a livello Ue.
Promotori di questa azione sono i Federalisti europei, i sindacati (in Italia Cgil, Cisl e Uil), le Associazioni della società civile (in Italia Acli-Fai, Aede, Altramente, Arci, Asege, Cesi, Cife, Cime, European Alternatives, Libera-Flare, Gfe, Legambiente, Libertà e Giustizia, Mfe), sindaci (Anci, Aiccre), personalita' del mondo della cultura europea (Manifesto di sostegno).
I promotori ritengono che il Piano debba essere finanziato con un bilancio di almeno il 2% del Pil europeo, alimentato dalla tassa sulle transazioni finanziarie e dalla tassa sulle emissioni di CO2, nonchè dall'emissione di un prestito europeo in euro project bonds. I promotori chiedono inoltre il varo immediato di un cospicuo Fondo europeo per l'occupazione, soprattutto dei giovani.
Alla presentazione dell'iniziativa, ospitata nella sede nazionale dell'Anci, sono intervenuti i membri del Comitato italiano promotore dell'Ice, nelle persone di Simonetta Paganini (Anci), Grazia Borgna (coordinatrice Comitato europeo), Paolo Ponzano (Mfe - Presidente Comitato italiano Ice), Gianni Bottalico (Presidente Acli), Virgilio Dastoli (Presidente Cime), Raffaella Bolini (Arci), Emilio Gabaglio (già segretario generale della Ces), Maurizio Gubbiotti (Legambiente), Antonio Morandi (Cgil), Andrea Costi (Uil), Andrea Mone (Cisl).
Per il presidente della Fai, Gianni Bottalico, le ragioni che hanno portato le Acli e la Federazione Acli Internazionali ad aderire all'iniziativa stanno, oltre che nella costitutiva vocazione internazionale dei due organismi, nella necessità forte di mettere in campo un'azione politica di rilancio dell'Unione europea, di ridurre - se non proprio colmare - il deficit di iniziativa politica che ha caratterizzato la governance europea negli ultimi anni e che la crisi ha spietatamente amplificato.
Per saperne di più,
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