Il Coordinamento Regionale per l’Asilo della Lombardia dice “no” a una nuova “emergenza nord Africa”. Con le circolari dell’8 gennaio prima e del 19 marzo poi, il Ministero dell’Interno ha chiesto alle Prefetture di individuare e attivare tempestivamente posti disponibili per l’accoglienza di 2.300 richiedenti asilo recentemente sbarcati, fuori dal circuito di accoglienza dello SPRAR.

Le circolari riportano alla mente la recente esperienza della cosiddetta ”Emergenza Nord Africa” (ENA): ancora una volta si chiede alle Prefetture di individuare strutture di accoglienza "straordinaria" per ospitare i "profughi" in arrivo, preferibilmente in strutture non alberghiere (non escluse). Il 19 marzo viene già proposta una lista che assegna 40 posti in diverse province d'Italia, senza un criterio di proporzionalità con la popolazione residente e prevedendo altri possibili invii.

Ancora una volta il Ministero adotta misure straordinarie, non certo dovute all’arrivo di flussi massicci ed imprevedibili, ma per la mancanza di un unico piano nazionale di accoglienza dei richiedenti asilo e di integrazione sociale dei titolari di protezione. La scelta del Ministero viene motivata dal fatto che mancherebbe la copertura economica necessaria a dare attuazione all'allargamento dei posti disponibili nello SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), che da gennaio 2014 vede la rete nazionale di accoglienza incentrata sugli enti locali in grado di garantire quasi 20.000 posti di accoglienza integrata.

L’esperienza assai negativa dell’ENA pare ripetersi: due anni dopo si adottano ancora costosi interventi di tipo straordinario, rischiando di compromettere, come ha fatto notare anche l’ANCI, il percorso di messa a regime del sistema di accoglienza.

L’avvenuto invio di circa 300 persone in Lombardia, fatte accogliere frettolosamente, anche in strutture alberghiere, fa emergere quanto detto anche sul nostro territorio.

Pertanto il Coordinamento Regionale per l’Asilo della Lombardia chiede:

1) che si proceda all’attivazione immediata di tutti posti aggiuntivi che la rete SPRAR ha messo a disposizione, al fine di garantire standard adeguati di protezione per i richiedenti asilo e contenimento della spesa pubblica;
2) che non si costituisca l’ennesimo sistema di accoglienza parallelo facendo ricorso a strutture alberghiere, con un danno per le casse dello Stato, un abbassamento degli standard di tutela dei richiedenti asilo e della procedura di riconoscimento della protezione internazionale.


Coordinamento Regionale per l’Asilo della Lombardia

Aderiscono: Associazione ADL a Zavidovici Onlus (Brescia), Associazione Cielo e Terra (Legnano - MI), Associazione Naga Onlus (Milano), Associazione Progetto Insieme (Lodi), ASGI (Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione, Milano), Comune di Bergamo, Comune di Milano, Consorzio Communitas Onlus (Milano), Consorzio Farsi Prossimo (Province di Lecco, Milano, Monza Brianza, Varese), Cooperativa Sociale CS&L (Monza e Brianza), Cooperativa Sociale Intrecci (Rho - MI), Cooperativa Sociale K-Pax (Breno, BS), Cooperativa Sociale Ruah (Bergamo), Fondazione Casa della Carità (Milano).

Info: Roberto Guaglianone, coordinatore del Coordinamento Regionale per l’Asilo della Lombardia, 335 8480240 - roberto.guaglianone@libero.it

Partner della formazione

ConfiniOnline fa rete! Attraverso la collaborazione con numerosi enti profit e non profit siamo in grado di rivolgere servizi di qualità a costi sostenibili, garantendo ampia visibilità a chi supporta le nostre attività. Vuoi entrare anche tu a far parte del gruppo?

Richiedi informazioni