CNESC: il presidente Licio Palazzini e il delegato ai giovani don Giovanni D’Andrea intervengono su Garanzia Giovani e Servizio Civile.
Da mesi si discute di due temi tra loro in forte relazione: Piano europeo “Garanzia Giovani” e “Servizio Civile”.
Quest’ultimo risulta essere uno dei 6 percorsi/dispositivi da offrire ai giovani. Come ben si sa tutto dipende dalle indicazioni che ogni Regione italiana sta prendendo in fase di redazione del Piano Regionale, Regioni alle quali sono state trasferite le risorse economiche predisposte dalla “Garanzia Giovani” che ammontano ad un totale di 1513 milioni di euro.
La settimana scorsa la Regione Veneto ha bocciato un emendamento a valere sulla legge finanziaria della Regione che proponeva di destinare 6 milioni di euro fino al 2016 in favore del Servizio Civile Regionale.
E’ giusto, come dichiara l’assessore all’istruzione e formazione del Veneto Elena Donazzan, che le politiche sociali siano tenute ben distinte dagli interventi sul lavoro, ma non ci sembra altrettanto giusto precludere ai giovani uno dei 6 percorsi che “Garanzia Giovani” vorrebbe loro offrire.
Investire nel Servizio Civile non vuol dire generare un “ bacino di lavoratori socialmente utili”, visto che per legge si può fare una volta sola, ma offrire l’opportunità di avere riconosciute e certificate delle competenze che il Servizio Civile offre.
Questo va inteso come una modalità di reinserimento nei percorsi di istruzione e formazione che è l’altra modalità (la prima è l’inserimento nel mondo del lavoro), che il Piano Garanzia Giovani offre al giovane che “viene preso in carico” in funzione di un percorso individualizzato e condiviso.
L’augurio e la proposta sono che quanto indicato da Garanzia Giovani non escluda poi nella sua applicazione il servizio civile; non porti dunque a decisioni affrettate ma, recuperando in tempi brevi il mancato lavoro istruttorio corale, riesca ad arrivare a scelte condivise, sentendo tutti gli “attori” coinvolti nei 6 percorsi offerti, tra questi anche quelli del Servizio Civile.
Alla CNESC aderiscono: Acli, Aism, Anpas, Arci Servizio Civile, Anspi, Avis Nazionale, Caritas Italiana, Cesc, Cnca, Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia, Cong.P.S.D.P.Ist.don Calabria, Diaconia Valdese, Federazione SCS/CNOS - Salesiani per il sociale, Federsolidarietà / CCI, Focsiv, Legacoop, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, UNPLI.