Si riporta il testo del Comunicato stampa dell'Agenzia delle Entrate diffuso ieri, relativo agli innumerevoli tentativi di truffa via mail a danno dei contribuenti.
Comunicato stampa Agenzia delle Entrate 26 maggio 2007
Attenzione alle truffe via mail e alle contraffazioni dei tagliandi sostitutivi delle marche da bollo
Marche da bollo contraffatte, truffe via mail con proposte di rimborsi fiscali inesistenti, falsi dipendenti dell'Agenzia delle Entrate che propongono abbonamenti a riviste fiscali. Per i contribuenti già alle prese con le scadenze fiscali arriva un pacchetto di truffe ben confezionato. Sono numerose e di varia natura le segnalazioni giunte all'Agenzia delle Entrate di tentativi di raggiro che prendono di mira ignari contribuenti che magari attendono davvero un rimborso o credono di fare un affare comprando tagliandi sostitutivi delle marche da bollo contraffatti. Vediamo nel dettaglio le truffe più frequenti e i suggerimenti dell'Agenzia per evitare di cadere nell'inganno.
RIMBORSI: al contribuente viene inviata una mail all'indirizzo di posta elettronica in cui si comunica che "da recenti controlli nella nostra contabilità risulta un credito a suo favore", che potrà "comodamente ritirare tramite assegno o bonifico bancario seguendo la procedura elettronica sul nostro sito web". Per controllare lo stato della sua posizione fiscale, continua la mail, "clicchi il link sottostante, dove troverà pure il cedolino per il rimborso del credito a lei riconosciuto". Troppo bello per essere vero, verrebbe da dire. E infatti la realtà è diversa. Cliccando il link indicato si apre un sito, e continuando la procedura, si giunge a un file eseguibile (.exe) potenzialmente dannoso. L'Agenzia delle Entrate ricorda ai contribuenti che i rimborsi fiscali, qualora fosse necessario, vengono comunicati solo per lettera a mezzo posta e solo con questo strumento, se occorre, sono richieste le coordinate bancarie per poter erogare più velocemente il credito. In tutti gli altri casi, arriva direttamente il rimborso. Nessuna comunicazione telefonica o per posta elettronica rientra nella procedura seguita dagli uffici fiscali per l'erogazione dei rimborsi. Le coordinate bancarie, qualora vengano richieste, devono essere fornite recandosi presso uno degli uffici locali delle Entrate o presso un ufficio postale o via Internet, dal sito www.agenziaentrate.gov.it attraverso una procedura che offre margini di sicurezza assoluti. Da una indagine dei nostri uffici la mail sembra essere utilizzata solo per veicolare la diffusione di virus informatici. Si raccomanda pertanto di non dare credito a questi falsi messaggi di posta elettronica provenienti da fonti non istituzionali.
FALSI DIPENDENTI AGENZIA: Numerose sono anche le segnalazioni pervenute circa tentativi di raggiri a danno dei contribuenti perpetrati da persone che si spacciano per dipendenti dell'Agenzia delle Entrate o utilizzano false carte con il logo dell'Agenzia. In particolare, la maggior parte delle truffe consiste nel proporre l'abbonamento, dietro pagamento di un corrispettivo, a false pubblicazioni fiscali o l'invio di pacchi e corrispondenza che utilizzano il logo dell'Agenzia contenenti però proposte di natura commerciale oppure l'avviso di aver sottoposto il contribuente a verifica fiscale straordinaria. In questi casi, è facile che siano utilizzati riferimenti a uffici non più esistenti, come "Ufficio Iva di ....." o mai esistiti, per esempio "Ufficio verifiche/evasioni" o ancora, riferimenti a normativa errata o inesistente. A tal proposito, si rammenta che tutte le riviste e le pubblicazioni edite dall'Amministrazione fiscale - anche quelle di contenuto squisitamente tecnico - sono a totale disposizione gratuita dei contribuenti presso tutti gli uffici delle Entrate distribuiti sul territorio, durante le manifestazioni pubbliche a cui partecipa l'Agenzia e sempre reperibili sui siti Internet www.agenziaentrate.gov.it e www.fiscooggi.it. Inoltre, nessun dipendente dell'Agenzia - per nessuna ragione - è autorizzato a chiedere denaro ai contribuenti né presso il loro domicilio, né al telefono, né in qualsiasi altro luogo. Di queste vicende sono già stati naturalmente informati gli organi di polizia competente, ma in ogni caso l'Agenzia invita i cittadini che dovessero essere oggetto di analoghi tentativi di raggiro a contattare quanto prima qualunque ufficio delle Entrate e a interessare in proposito l'Autorità giudiziaria.
MARCHE DA BOLLO: Altra truffa che viene segnalata ai nostri uffici, riguarda la contraffazione dei tagliandi sostitutivi delle marche da bollo. Si richiama pertanto l'attenzione dei contribuenti sui seguenti aspetti: rivolgersi per l'acquisto solo alle rivendite autorizzate (convenzionati con l'Agenzia delle Entrate) che sono circa 26.500 su tutto il territorio nazionale. Si tratta in larghissima misura di tabaccai (rivenditori di generi di monopolio e valori bollati) e in misura minore di rivenditori diversi dai tabaccai, in quanto non autorizzati alla rivendita di generi di monopolio, che svolgono l'attività, ad esempio, presso i tribunali. Controllare che l'emissione del contrassegno avvenga al momento della richiesta e, se possibile, verificarne l'autenticità via Internet collegandosi al sito www.agenziaentrate.gov.it sotto la voce Servizi-Controllo valori bollati dove é possibile controllare i numeri seriali del tagliando e, in caso di discordanza, quindi di contraffazione, segnalare la frode al servizio 117 della Guardia di Finanza o ad altra Autorità giudiziaria.