Un rapporto dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), pubblicato nella giornata odierna, indica che nel 2013 nei 44 paesi industrializzati analizzati c’è stato un forte aumento delle domande di asilo, provocato principalmente dalla crisi in Siria. (
https://www.unhcr.it/news/dir/28/view/1700/rapporto-dell-unhcr-nel-2013-le-domande-di-asilo-nei-paesi-industrializzati-sono-aumentate-del-28-170000.html)
Secondo il rapporto dell’UNHCR Asylum Trends 2013, sono 612.700 le persone che hanno chiesto asilo in Nord America, Europa, Asia orientale e nel Pacifico lo scorso anno, la cifra annuale più alta rilevata dal 2001. Coerentemente con il cambiamento delle dinamiche internazionali, l’Afghanistan, che negli ultimi due anni era stato il principale paese di origine dei richiedenti asilo a livello mondiale, si assesta ora al terzo posto in termini di nuove richieste, alle spalle della Siria e della Federazione russa. Tra i primi dieci paesi di origine sei sono attualmente teatro di violenze o conflitti: Siria, Afghanistan, Eritrea, Somalia, Iraq e Pakistan.
"A guardare questi numeri appare chiaro come soprattutto la crisi in Siria stia interessando anche paesi e regioni del mondo lontane dal Medio Oriente", ha dichiarato António Guterrres, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati. "Questo fatto rende ancora più importante dare un sostegno adeguato e sostanziale ai rifugiati e alle comunità che li accolgono."
Nel 2013, la regione che ha visto il più elevato aumento di richiedenti asilo è stata l’Europa, i cui 38 paesi hanno complessivamente ricevuto 484.600 richieste, segnando un aumento di un terzo rispetto al 2012. La Germania - con 109.600 istanze - è stato il paese con il maggior numero di nuove domande di asilo. Anche la Francia (60.100) e la Svezia (54.300) sono state tra i principali paesi di destinazione. Nel 2013 in Turchia, che è attualmente il paese europeo che ospita il maggior numero di rifugiati a causa della crisi in Siria (con una popolazione di rifugiati siriani registrati di 640.889 unità, al 18 marzo di quest’anno), sono state presentate 44.800 domande d'asilo, soprattutto da parte di cittadini iracheni e afghani. L’Italia ha ricevuto 27.800 domande di asilo e la Grecia 8.200.
Il Nord America è la seconda regione per numero di richieste di asilo, pari a un totale di quasi 98.800. In questo caso, tuttavia, il principale paese di origine dei richiedenti asilo è stata la Cina. Il Canada, in cui sono avvenuti recenti cambiamenti nelle politiche in materia di asilo, ha ricevuto circa 10.400 domande di asilo, la metà del numero di richieste presentate nel 2012 (20.500). Gli Stati Uniti (con 88.400 domande) è stato per molto tempo il principale luogo di asilo tra i paesi industrializzati e nel 2013 è stato secondo solo alla Germania per numero di domande ricevute.
In Asia orientale e nel Pacifico, sia il Giappone (3.300) che la Repubblica di Corea (1.600) hanno ricevuto un numero record di domande di asilo rispetto agli anni precedenti. Anche l’Australia (24.300) ha visto un aumento significativo rispetto al 2012 (15.800), al punto da raggiungere quasi i livelli toccati dall’Italia.
I richiedenti asilo che arrivano nei paesi industrializzati sono sottoposti a un esame individuale attraverso cui si determina se hanno i requisiti per esser riconosciuti come rifugiati. Di conseguenza, il numero di richiedenti asilo è sempre più elevato rispetto al numero delle persone che alla fine vengono riconosciute come rifugiati. Nei 44 paesi industrializzati citati nel rapporto Asylum Trends 2013, i tassi di riconoscimento variano molto e tendono ad essere più elevati tra le persone in fuga da conflitti in corso. Le percentuali di riconoscimento tra le persone provenienti dalla Siria, dall’Eritrea, dall’Iraq, dalla Somalia e dall’Afghanistan, per esempio, variano tra il 62 e il 95 per cento. Per contro i tassi di riconoscimento tra i cittadini provenienti dalla Federazione russa e dalla Serbia [e dal Kosovo: si veda la risoluzione del Consiglio di Sicurezza 1244 (1999)] sono significativamente inferiori e si assestano rispettivamente a circa il 28 e il 5 per cento.
L'UNHCR monitora le migrazioni forzate a livello globale e pubblica ogni anno una serie di rapporti in cui vengono rese note le tendenze in tutto il mondo. Le tre componenti principali delle migrazioni forzate sono i casi di esodo interno (IDPs), il numero di rifugiati e quello dei richiedenti asilo (che presi complessivamente raggiungono quota 45,2 milioni di persone, secondo i dati di inizio 2013). La pubblicazione del prossimo aggiornamento statistico dell'UNHCR con dati complessivi di rilevanza mondiale, ovvero il Rapporto annuale sulle tendenze globali (Global Trends Report), è atteso per il giugno di quest'anno.