Ieri la Giornata Internazionale contro la Tubercolosi. La tubercolosi rappresenta ancora oggi un’emergenza sanitaria, in particolare in Africa dove è spesso causa del deterioramento della salute di molte persone e anche di morte. Per raggiungere entro il 2015 il 6° obiettivo del millennio, che mira a una riduzione significativa delle grandi epidemie fra le quali la tubercolosi, è indispensabile puntare su controllo, cura e capacità di rispondere all’emergere di nuovi ceppi resistenti ai farmaci e alla maggiore vulnerabilità delle persone quando la malattia si affianca all’HIV/Aids ( i dati WHO 2012 parlano del 37% dei malati di TBC affetti anche da HIV). Per il CCM partecipare adeguatamente alla lotta contro la TBC è una priorità che ci vede in prima linea.

In particolare in Somalia, dal 2004 i medici e lo staff CCM sono impegnati nel monitoraggio e nella diagnosi della tubercolosi in Somaliland, Puntland e Zona del Centro-Sud. Monitoraggio e non solo. Anche molta formazione degli operatori che operano nei 64 laboratori ad oggi esistenti.

In questi 10 anni di progetto i risultati raggiunti sono importanti e mostrano che le scelte del CCM sono corrette: il numero di laboratori è raddoppiato (da 32 nel 2004 a 64 nel 2014) e le zone raggiunte dai servizi di assistenza sono aumentate del 65%, è fortemente migliorato il sistema di identificazione dei casi e le persone affette possono godere di maggiore assistenza e benessere generale, i costi sostenuti dalle famiglie dei malati sono diminuiti ed è cresciuta la capacità di riconoscere e gestire le sfide emergenti come quella collegata alla resistenza ai farmaci. Risultati importanti, che spingono il CCM e i suoi esperti a insistere sulla strada del diritto alla salute e della lotta alla TBC, al fianco di numerose organizzazioni nell’ambito delle attività del Fondo globale contro la malaria, l’HIV/AIDS e la TB.

In Somalia sono 41.000 le persone affette da tubercolosi, di queste oltre 5 mila sanno di avere anche l’HIV. Nel 2012 sono stati circa 7 mila i decessi dovuti alla malattia. Abbiamo ancora molto da fare! Nonostante il contesto politico e sociale sia estremamente insicuro, manchino delle politiche sociali governative forti, sia necessario che i servizi contro la TBC vengano integrati nei meccanismi di cura primaria.

Per conoscere meglio le attività del CCM nella lotta alle grandi pandemie e in particolare alla TBC: www.ccm-italia.org

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