Da oggi fino al 18 giugno, ogni martedì, 12 esclusivi audio-reportage a cura di Amisnet dai luoghi del Mediterraneo dove transitano i migranti, dal Marocco a Israele. Nella prima tappa, Melilla: il viaggio dei bambini magrebini che sognano di raggiungere mamma Europa. (
http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/456582/Questo-mare-e-di-piombo-parte-il-viaggio-sonoro-sulle-rotte-per-l-Europa)
Roma. “L'avventura è la peggior cosa che esista! Essere migranti, partire all'avventura è la cosa peggiore… non lo consiglierei a nessuno”.
“Ci hanno portato in una baracca e ci hanno detto che dovevamo aspettare lì e che dovevamo nominare un capitano. Abbiamo pensato che il più adatto potesse essere l'ivoriano… lui almeno viveva vicino al mare prima di partire. Quando ci siamo imbarcati è a lui che hanno indicato la rotta. Sempre dritto poi quando vedete le luci girate a sinistra”.
“Questo mare è di piombo” è la storia collettiva di alcune delle rotte che attraversano il Mediterraneo raccontata da migranti, guardie di frontiera, pescatori e trafficanti. Un percorso sonoro in 12 tappe, che si snoda lungo i posti di frontiera, i centri di detenzione, i porti secondari e le tante terre di nessuno disseminate sulle coste. Luoghi in cui il tempo è sospeso e i migranti restano in attesa di una porta che si apra per poter passare alla tappa successiva. Dall'enclave spagnola di Melilla, al centro di Masra a Malta passando per il porto di Zarzis in Tunisia e poi la Libia, il Sinai e il confine con Israele.
Il viaggio dei bambini magrebini che sognano di raggiungere la mamma Europa. Il primo audio racconto (6' 50”) riguarda le decine di migranti minorenni che ogni anno attraversano illegalmente la frontiera marocchina, entrando a Melilla, la città spagnola che ancora sorge in pieno Regno del Marocco. Il loro obiettivo è imbarcarsi di nascosto su uno dei traghetti che ogni giorno parte alla volta della Spagna, la "penisola", come la chiamano in città. Senza documenti e costretta a vivere nel centro per minori della città che offre servizi sempre più scadenti, la maggior parte di questi ragazzi, a volte poco più che bambini, scappa dalla struttura e vive per strada, dormendo sotto i ponti e mangiando gli avanzi trovati nella spazzatura.
“Questo mare è di piombo” è una rubrica realizzata da Amisnet nell'ambito del progetto “Across the sea”,con il contributo della Anna Lindh Foundation e in partenariato con il Servizio Civile internazionale, Active vision, Geminarie group, Asociacion pro Derechos Humanos de Andalucia
Dal 18 marzo fino al 3 giugno ogni martedì i 12 audio-cortometraggi saranno pubblicati su Redattore sociale e ogni venerdì su
Amisnet.