1000 uomini e donne, per metà operatori del sociale e delle pubbliche assistenze e per metà comuni cittadini, trascorreranno tre notti ad intervistare e censire i senza fissa dimora della città di Roma. (http://www.ilgiornaledellaprotezionecivile.it/index.html?pg=1&idart=11937&idcat=3)

Nasce a Roma "racCONTAMI 2014", il primo censimento dei senza fissa dimora nella città di Roma. Il progetto, frutto di una collaborazione fra la Fondazione Rodolfo De Benedetti e Roma Capitale, è finalizzato a quantificare ed esaminare il fenomeno dei senzatetto sia per una migliore comprensione delle dinamiche e dei percorsi tipici, sia per verificare l'efficacia delle politiche sociali attuate sul territorio.

Per tre notti (17, 18 e 19 marzo), i quasi 1000 volontari - operatori del sociale e delle pubbliche assistenze, ma anche comuni cittadini che hanno aderito al progetto - si sposteranno nei percorsi a loro assegnati, contando e intervistando le persone senza fissa dimora e raccogliendo così informazioni utili per fornire servizi più mirati e finalizzati a prevenire la cronicizzazione.

Ai volontari, di età compresa fra i 16 e i 75 anni, non è stata richiesta alcuna competenza specifica, se non una forte motivazione e una buona predisposizione al contatto e all'ascolto. E' stata comunque impartita una formazione preventiva sul compito che sono chiamati a svolgere (la metà di questi volontari sono privati cittadini).

L'iniziativa è estesa a tutti i Municipi: gli operatori compileranno apposite schede conoscitive ma soprattutto dialogheranno, cercando di farsi raccontare le storie di questi "invisibili": il censimento infatti non ha solo l'obiettivo di capire quanti e dove sono i senza fissa dimora a Roma, ma vuole anche scoprire "chi" sono e quali sono le loro reali necessità.

"Ciò consentirà - spiega una nota di Roma Capitale - di mettere in atto politiche mirate di intervento e di inclusione sociale, soprattutto in un periodo in cui la crisi economica ha cambiato il volto dei poveri. Oggi nelle mense sociali o nei centri di accoglienza si trovano anche ex impiegati, pensionati, divorziati, commercianti costretti a chiudere la loro attività. Con questo progetto Roma Capitale intende quindi disporre di una mappatura completa di tutti i suoi abitanti, per agire con la massima efficacia nella tutela dei più fragili".

Tra i volontari coinvolti per la gestione dell'evento sul territorio del comune di Roma, ci sono anche quelli di Protezione Civile ed in particolare anche quelli appartenenti ad Anpas Lazio che hanno anche il compito di gestire ed allestire alcuni centri di "raccolta" e coordinamento dei volontari, come luogo di partenza per le zone assegnate. Inoltre sono stati coinvolti sin dalle prime fasi di questa iniziativa, nell'importante ruolo di formatori, anche i volontari ANPAS Lazio appartenenti al settore Psicosociale.

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