Lo ha dichiarato Stefano Granata, presidente del Gruppo Cooperativo CGM, la più grande rete di cooperative sociali in Italia, in merito alle riforme e ai provvedimenti annunciati dal Governo.

Milano. “I 500 milioni destinati all’impresa sociale sono un importante riconoscimento al ruolo che il Terzo Settore può avere nel rilancio dell’economia del Paese, grazie alla buona capacità di preservare occupazione e marginalità anche nei momenti di forte crisi, come negli ultimi anni”. Lo ha dichiarato Stefano Granata, presidente del Gruppo Cooperativo Cgm (Consorzio Gino Mattarelli), la più grande rete di cooperative sociali in Italia.

“Ora – prosegue il presidente - è necessario che l’esecutivo continui a dimostrare di credere nella strategicità e nel valore dell’impresa sociale, a partire da una revisione della normativa vigente (155/2006) che favorisca la perfetta integrazione e collaborazione tra realtà profit e non profit nella produzione dei beni comuni”. “È bene – conclude Granata - che questo sforzo e questa tensione trovino concreta applicazione in occasione del semestre di presidenza della UE, considerando il contributo che l’Italia può dare in tema di imprenditoria sociale, grazie a una storia di cooperazione che dura con successo da oltre 25 anni nel nostro Paese”.

Gruppo Cooperativo Nazionale Cgm (Consorzio Gino Mattarelli) è la più grande rete italiana di imprese sociali. Nata nel 1987, oggi la sua base sociale è costituita da 74 consorzi territoriali, distribuiti in tutte le regioni, che coordinano l’attività e l’iniziativa di circa 1.000 cooperative e altre 140 organizzazioni non profit (www.consorziocgm.org).

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