Detrazioni Irpef del 25%. Settori: sanità, sport e editoria. Un premio sostenuto da San Patrignano, Banca Prossima e Federsolidarietà. (
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Di Maria Chiara Furlò
Fanno bene e convengono. Sono le startup sociali, imprese innovative che lavorano nei settori dell’assistenza sanitaria, dell’istruzione, della tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale. In meno di due mesi sono aumentate del 40%, passando da 39 a 55. Secondo i dati ufficiali della Camera di Commercio – consultabili sul sito
www.registroimprese.it – sono ancora una nicchia rispetto alle altre 1.704 startup italiane presenti nel registro, ma crescono a vista d’occhio. Una delle ragioni è sicuramente la sgravio fiscale concesso a chi investe in questo tipo di imprese, oltre alle molteplici iniziative e premi a loro dedicati.
SANITA’, SPORT E FORMAZIONE. IN TESTA LE ATTIVITA’ EDITORIALI.
Scorrendo l’elenco se ne trovano di tutti i tipi: dall’università telematica internazionale di Padova all’impresa di Verona che realizza impianti di Footgolf e altri sport non convenzionali. Poi, ci sono gli spin-off universitari. A Parma, per esempio, è nata T-Frutta l’app che fa guadagnare fotografando lo scontrino della spesa.
Dall’Università del Salento è venuta fuori invece EspèrO, che si dedica alla formazione avanzata per adulti. Ma quelle più numerose sono le attività editoriali. Nel registro se ne contano 16 (30%) e spesso sono imprese che lavorano sul web come Open source – Editori Digitali S.r.l.c.r. di Parma, oppure come Young s.r.l. di Fisciano in provincia di Salerno. Non ci sono poi grosse differenze tra nord e sud Italia, anche se il maggior numero di imprese si registra a Roma e Milano.
IN ITALIA IL NON PROFIT OCCUPA 650 MILA PERSONE.
La crescita delle startup sociali è perfettamente in linea con i dati di settore. Il non-profit prende sempre più il posto di un welfare di Stato poco presente ed economicamente mal messo. I bisogni sociali aumentano e alla domanda rimasta senza la risposta del pubblico, rispondono i privati. Negli ultimi dieci anni, secondo i dati del 9° Censimento Istat su industria e servizi, istituzioni e non profit, nel settore sono cresciute organizzazioni (+28%) imprese (+8,4%) e soprattutto dipendenti, arrivati a superare quota 650 mila. Un dato che smentisce il luogo comune secondo il quale nel non profit non ci siano possibilità lavorative vere e proprie ma si tratti solo di volontariato. Le quattro aree più sviluppate (Assistenza sociale e protezione civile, Sanità, Istruzione e ricerca, Sviluppo economico e coesione sociale) impiegano 579mila persone, ossia l’85% dei lavoratori del settore.
DETRAZIONI IRPEF DEL 25% E DEDUZIONI SULL’IMPONIBILE IRES DEL 27%.
Cittadini e imprese che decidono di investire sulle startup innovative a vocazione sociale (definite dal Decreto Crescita 2.0, il decreto legge n°179 del 18 ottobre 2012) possono contare su sgravi fiscali maggiorati. Grazie a un recente decreto interministeriale MISE-MEF firmato da Flavio Zanonato e Fabrizio Saccomanni, per chi finanzia startup sociali ed energetiche le detrazioni Irpef sono del 25%, mentre le deduzioni sull’imponibile Ires arrivano al 27%. Aliquote che si fermano a quota 19% e 20% per gli investimenti che hanno ad oggetto le altre startup innovative.
In entrambi i casi, l’investimento deve essere mantenuto per almeno due anni (holding period). L’eventuale cessione anticipata dell’investimento, anche parziale, comporta la decadenza dell’agevolazione fiscale e l’obbligo di corrispondere all’erario l’importo inizialmente detratto o dedotto, insieme agli interessi legali.
CONCORSI E PREMI DEDICATI ALLE STARTUP SOCIALI.
Non mancano poi le iniziative dei privati, soprattutto delle banche, a sostegno delle startup sociali. Fondazione San Patrignano, Banca Prossima (Intesa Sanpaolo) e Federsolidarietà – Confcooperative hanno appena presentato un premio dedicato ai progetti di impresa sociale: ai primi tre classificati sarà concesso un finanziamento fino a 25 mila euro.
Il progetto IC- Innovazione culturale della fondazione Cariplo, in collaborazione con la Regione Lombardia, è già alla fase 2. A febbraio sono state selezionate 12 proposte di innovazione culturale, ora verranno accompagnate dall’incubatore Make a Cube3 a trasformare la propria idea in un progetto imprenditoriale. Sono 15 invece i progetti selezionati da “Culturability – Fare insieme cooperativa”, il bando promosso dalla Fondazione Unipolis per supportare la nascita di startup create da under 35 nei settori culturale e creativo. Ognuna di queste riceverà un contributo a fondo perduto di 20 mila euro.