di Stefano Arduini
Firmato nel capoluogo un protocollo d'intesa fra Amministrazione penitenziaria e alcune associazioni territoriali fra cui la Conferenza regionale Volontariato Giustizia
Da Il Mattino, del12 gennaio 2005:
È una sorta di risarcimento verso la società "offesa": riguarda le persone in esecuzione penale esterna alle quali il giudice di sorveglianza, in alternativa al carcere, ha concesso l'affido in prova al servizio sociale, andranno a dare una mano agli organismi di volontariato.
Ieri, presso il Provveditorato regionale dell'Amministrazione penitenziaria, diretto da Tommaso Contestabile, è stato stipulato un protocollo d'intesa, promosso e curato dall'Ufficio dell'esecuzione penale esterna, di cui è responsabile Dolorosa Franzese, con la Conferenza regionale Volontariato Giustizia, con la Caritas, Legambiente e Movi. Obiettivo: realizzare progetti di "giustizia riparativa" che, naturalmente, non sostituiscono l'espiazione della condanna.
Vita, 13 gennaio 2005