Si è tenuta lo scorso 24 febbraio a Ramallah la cerimonia di presentazione del progetto di Decreto del Consiglio dei Ministri che istituzionalizza i Centri Tawasol, centri di formazione, informazione e comunicazione di carattere socio-economico, culturale e sociale destinati all’empowerment delle donne nella società palestinese, sostenuti dal programma Welod (Women’s Empowerment and Local Development) finanziato dalla Cooperazione italiana. Alla cerimonia ha partecipato il Console Generale a Gerusalemme, Davide La Cecilia, e, da parte palestinese, il Ministro per gli Affari delle Donne, Rabiha Diab, il Consigliere del Presidente per gli Affari dei Governatorati, Generale Hajj Ismail Jaber, oltre alle coordinatrici dei centri Tawasol provenienti dagli 11 Governatorati della Cisgiordania e ad una nutrita rappresentanza di istituzioni centrali e locali e di organizzazioni della società civile palestinese. (
http://www.cooperazioneallosviluppo.esteri.it/pdgcs/italiano/news/viewnews.asp?idx=7187)
Intervenendo alla cerimonia, il Console La Cecilia ha sottolineato gli aspetti significativi della partnership dell’Italia con la Palestina in termini di trasferimento e scambio di competenze, ricordando l’importanza del ruolo di Lead Donor dell’Italia nel settore Uguaglianza di genere ed Empowerment delle donne, ruolo che permetterà di guidare gli approcci dei donatori nei settori fondamentali quali lo sviluppo economico, la salute, la giustizia e la lotta alla violenza contro le donne. La Cecilia ha quindi sottolineato l’impegno italiano a sostenere questo settore trasversale, ricordando che è in fase di avvio la nuova fase triennale del programma Welod, che avrà un focus specifico sulla promozione dell’empowerment socio-economico delle donne palestinesi e consentirà di aprire degli sportelli di orientamento al lavoro e scuole di formazione in ogni Centro Tawasol, continuando a concentrarsi sulla reintegrazione nella società delle donne vittime di violenza.
”Ci impegneremo coi nostri partner palestinesi nella realizzazione di un Osservatorio nazionale di lotta alla violenza presso il Ministero degli Affari delle Donne, nell’istituzione di un corso universitario per professionisti nei servizi antiviolenza, nello sviluppo delle Gender Units dei Ministeri palestinesi e, infine, nel sostegno alla creazione di Pmi femminili”, ha ricordato La Cecilia.
Il Ministro degli Affari delle Donne palestinese ha espresso profondo ringraziamento all’Italia per il sostegno all’empowerment delle donne palestinesi e alla difesa dei loro diritti, riconoscendo il supporto garantito alle autorità centrali e territoriali in termini di sviluppo di competenze tecniche finalizzate al gender mainstreaming in tutte le istituzioni palestinesi, e alla formazione sulle tecniche di pianificazione, analisi, monitoraggio e valutazione di genere dei Piani nazionali e dei settori di riferimento, richiamando il grande lavoro che l’Italia svolge come Lead Donor del settore.
Il Consigliere del Presidente per gli Affari dei Governatorati ha riconosciuto il ruolo dei Tawasol, nati come centri di empowerment per le donne all’interno dei Governatorati, per favorire le relazioni e i contatti tra la società civile e le istituzioni per promuovere il gender mainstreaming nei piani e nelle politiche nazionali e ha confermato la volontà di promuovere i Dipartimenti della Donna e dell’Infanzia dei Governatorati (presso cui sono locati i Tawasol) ad Unità di Genere, conferendo loro un ruolo maggiore.
Nel corso della discussione sul testo del Decreto, presentato ai rappresentanti di 300 tra organizzazioni della società civile e istituzioni, è stato illustrato come il testo preveda che i Centri Tawasol siano dotati ciascuno di un Consiglio di Amministrazione locale, presieduto dalla Coordinatrice Tawasol, a propria volta Direttrice del Dipartimento della Donna e dell’Infanzia del Governatorato. Il Consiglio monitorerà e raccoglierà le informazioni e i dati sulle esigenze delle donne a livello di governatorato e ne informerà le autorità centrali, proponendo raccomandazioni circa le politiche e gli interventi da adottare al livello locale e nazionale. Gli 11 Consigli di Amministrazione locale saranno a propria volta coordinati da un Consiglio di Amministrazione nazionale, coordinato dal Ministero delle Donne in funzione strategica.