Consiglio nazionale UISP: "la complessità e la crisi devono renderci più forti nell'affermare il valore sociale dello sport". Il Consiglio nazionale Uisp si è tenuto a Firenze il 21 e il 22 febbraio. In apertura, Vincenzo Manco, presidente Uisp, ha elencato le numerose attività istituzionali che hanno visto l’Uisp protagonista, dall’incontro con il ministro Delrio alla presentazione della legge sulle società sportive, ad opera del lavoro parlamentare di Filippo Fossati.
Il quadro politico e istituzionale è in movimento: l’Uisp deve saper proseguire su questa strada con il nuovo governo e col nuovo presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al quale vanno gli auguri di buon lavoro. “Il contesto sociale che stiamo vivendo è di estrema difficoltà e aumentano le diseguaglianze – ha aggiunto Manco - anche Papa Francesco ha richiamato la necessità di politiche contro la sperequazione. Questa complessità deve renderci più consapevoli e dobbiamo saper rispondere con l’orgoglio della nostra storia. L’Uisp può rappresentare davvero un polo di partecipazione e di democrazia. Lo sportpertutti Uisp può rappresentare un polo di sviluppo per il Paese, un bene collettivo in grado di dare fiducia alle persone”.
“Dobbiamo saper alzare lo sguardo, valorizzare le sfide delle quali saremo protagonisti, da JamBo in giugno sino al Move Congress in ottobre, passando per le elezioni europee per le quali predisporremo un documento specifico. In questa sfida c’è una scommessa da giocare all’interno della nostra associazione, per la sua innovazione e per costruire un più funzionale modello organizzativo. Dobbiamo accorciare la forbice tra nazionale e livelli territoriali. Abbiamo bisogno di un modello più partecipato e più condiviso. Dal dire al fare, diventare associazione: questo è lo slogan che ci ha lasciato Missaglia, nostro compito è quello di renderlo concreto. La passione è la scintilla che illuminerà il nostro percorso”. (
Clicca qui e leggi l'articolo sulla relazione di Manco alla Direzione nazionale Uisp, pubblicata nello scorso numero Uispress).
Nel corso del Consiglio nazionale Uisp sono state approvate le modifiche al Regolamento nazionale di Formazione Uisp (
leggi le modifiche apportate). Di che cosa si tratta? “Le novità maggiori riguardano la modifica delle ore destinate all’insegnamento delle cosiddette aree comuni per la formazione dei tecnici e dei dirigenti – spiega Massimo Davi, responsabile nazionale formazione Uisp – sono state portate a 24, sia per la formazione disciplinare, sia per quella interdisciplinare. Inoltre abbiamo portato a 42 ore il minimo di durata dei corsi di formazione Uisp e abbiamo introdotto la formazione su BSL e BLSD, rispetto all’uso dei defibrillatori. Infine abbiamo introdotto nuove materie formative, come le politiche di policy della prima infanzia”. (I.M.)