Il gruppo di lavoro "La certezza del recupero" incontra alla Camera i parlamentari. Roma. Istituzionalizzare le misure alternative alla pena e favorire l'inserimento e l'accoglienza dei detenuti. E' questo l'obiettivo del gruppo di lavoro sul carcere "La certezza del recupero", che oggi incontra a Roma i parlamentari per illustrare il percorso e le priorità di intervento. L'incontro pubblico "Carcere, verso la certezza del recupero. Il ruolo delle comunità educative di accoglienza: un disegno di legge" - promosso dal gruppo coordinato dal Centro nazionale per il volontariato insieme a Seac e Conferenza nazionale volontariato giustizia – si tiene alla Camera dei Deputati (Palazzo Marini, Sala della Mercede, ore 11).

VERSO UNA PROPOSTA DI LEGGE - "Questo gruppo, che ha già discusso ed elaborato alcune possibili modifiche dell'attuale decreto legge sul carcere - spiega il presidente del Cnv Edoardo Patriarca - desidera ora condividere il percorso destinato alla stesura di una proposta di legge che sia capace di riconoscere un sistema di pene alternative che preveda l'istituzionalizzazione dell'accoglienza, la regolarizzazione degli inserimenti lavorativi e il coinvolgimento degli enti locali".

GLI INTERVENTI - All'incontro partecipano Edoardo Patriarca (Cnv), Maurizio Artale (Centro di Accoglienza Padre Nostro di Palermo), Mauro Cavicchioli (Associazione Papa Giovanni XXIII), Guido Chiaretti (Sesta Opera San Fedele di Milano), Pier Giorgio Licheri (Cnv), Francesco Marsico (Caritas italiana), Luisa Prodi (Seac) e don Sandro Spriano (Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia). In conclusione, spazio anche al dialogo con i parlamentari presenti.

TEMI - Nel corso dell'appuntamento - aperto a parlamentari, giornalisti e organizzazioni di volontariato e terzo settore - si parlerà dei costi del carcere, del perché investire sulle misure alternative è più 'conviene', del contesto normativo (percorsi di reinserimento, misure alternative, accesso della comunità esterna all’azione rieducativa in affiancamento all'Uepe). E poi, ancora, mediazione, rieducazione e percorsi di accompagnamento.

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