Il Comitato promotore del referendum sulla riforma della seconda parte della Costituzione, presieduto da Oscar Luigi Scalfaro si trasforma in un'associazione nazionale senza scopo di lucro, con la finalità statutaria la prosecuzione dell'opera del Comitato e la tutela dell'esito del referendum.
In particolare:
la difesa della Costituzione; la diffusione della conoscenza dei suoi principi e valori;
la promozione dell'attuazione della Costituzione; la tutela del risultato referendario del 25-26 giugno 2006. L'Auser nazionale che aveva partecipato attivamente al Comitato promotore del referendum, ha scelto di diventare socio ordinario della nuova associazione, condividendone valori e finalità.
Furono 800.000 le firme raccolte per indire il referendum, una consultazione che si concluse con una straordinaria partecipazione di cittadini che, con netta maggioranza, respinsero il progetto di riforma della seconda parte della Costituzione.